Non cancellate i nostri diritti: la Cgil abruzzese verso lo sciopero generale

04 Maggio 2011   14:15  

Difendere il lavoro dagli effetti della crisi economica. Denunciare le "scelte depressive" del Governo e rilanciare l'occupazione.

A poche ore dallo sciopero generale del 6 maggio la macchina organizzativa della Cgil è in piena attività. Documenti, proposte, mobilitazioni. Perché dopo trentasei mesi dall'insediamento dell'esecutivo guidato da Silvio Berlusconi "il paese è seriamente impoverito".

E i lavoratori subiscono "l'abbassamento delle tutele e la cancellazione dei diritti". Quella che si annuncia è una giornata di proteste in decine di città italiane. Per arginare il degrado cui sembra condannata l'Italia.

Nel servizio del tg di Rete8 la vigilia dello sciopero generale in Abruzzo

Al centro della mobilitazione, le dodici proposte lanciate per risolvere i problemi del mondo del lavoro. Ammortizzatori sociali, un fisco giusto, la lotta all'evasione fiscale, una nuova politica industriale e il rilancio degli investimenti. E ancora: puntare su formazione e ricerca, costruire un welfare capillare e di qualità, adeguare il livello delle pensioni. Grande rilievo alla difesa delle categorie maggiormente colpite dalla crisi: dai precari agli studenti, alle donne. Poi la richiesta di alzare il livello di democracità interna dei luoghi di lavoro. Infine una nuova politica di accoglienza dei migranti e un federalismo equo.


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