''Non condivisibile il giudizio negativo di Napolitano sul Progetto CASE''
Riceviamo da Alfonso Magliocco, coordinatore provinciale Pdl e pubblichiamo:
''La presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano all’inaugurazione del contestato auditorium di Renzo Piano ha contribuito a riaccendere, seppur per un giorno, i riflettori sull’Aquila, il cui centro storico, a distanza di tre anni, è ancora fermo al 6 aprile.
Le parole di Napolitano sulla necessità di “pensare a ricostruire la città” sono forti e mirano a dare una scossa ad una situazione di impasse non più giustificabile.
Quello che desta perplessità nelle parole del Presidente della Repubblica è il giudizio negativo sul progetto CASE, che, è utile ricordarlo, ha dato alloggio a oltre 15.000 cittadini ed ha evitato un sicuro spopolamento, anche perché non si sono mai specificate le alternative in grado di fornire la stessa risposta in termini ditempi e di assistenza alla popolazione in un territorio con le difficoltà climatiche come quelle dell’aquilano.
La perplessità nasce dal fatto che la gestione dell’emergenza per propria natura comporta la necessità di prendere decisioni importanti nel più breve tempo possibile e dal fatto che dopo oltre tre anni ci sembra sterile continuare a puntualizzare sulle scelte del passato anche alla luce della situazione verificatasi in Emilia Romagna e non proprio invidiabile (cittadini ospitati ancora nelle tendopoli a pochi giorni dall’inverno e senza chiarezza sul futuro).
Fondi finiti? La notizia circolata negli ultimi giorni dell’esiguità dei fondi rimasti per continuare la ricostruzione della periferia, partita dopo mille difficoltà, ed iniziare finalmente, quella del centro storico rappresenta, oggi, l’ostacolo da superare.
La vicinanza del Presidente Napolitano alla città dell’Aquila ha rappresentato e rappresenta uno stimolo forte a trasformare le semplici enunciazioni di ottimismo in fatti concreti, cosa di cui gli aquilani hanno un disperato bisogno.''
