Aveva affittato un appartamento di sua proprietà a due giovani donne, ma si sarebbe spinto oltre, non accontentandosi del fitto mensile, ed avrebbe allungato spesso le mani sulle due.
Nei guai un 63enne originario di Chieti ma residente a Lanciano, padre di due figli, rinviato a giudizio il 5 novembre 2014 dal gip del Tribunale del capoluogo frentano Massimo Canosa con l'accusa di violenza sessuale ai danni delle due locatarie.
Secondo il pm Francesco Menditto, in pratica, l'uomo avrebbe più di una volta costretto le due donne a subìre pesanti palpeggiamenti contro la propria volontà, arrivando addirittura, in una circostanza, ad infilare la mano sotto il maglione di una delle due per sfilarle il top, provocando la reazione della giovane che lo avrebbe schiaffeggiato.
I fatti si sarebbero svolti nell'arco di sei mesi, tra gennaio e giugno del 2012, e sarebbero terminati dopo la denuncia delle stesse donne, costituitesi parte civile, che hanno trovato la forza di raccontare ciò che accadeva loro ogni qual volta dovessero versare l'affitto o discutere con il padrone di casa di questioni legate all'appartamento.