Notte sul Gran Sasso: alpinisti salvati dopo caduta nel percorso “Spigolo delle Guide”
Un’operazione del Soccorso Alpino durata ore per soccorrere due alpinisti sul Corno Piccolo, tra cadute, feriti e condizioni meteorologiche proibitive.
Il Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) ha condotto un intervento notturno di alta complessità sul Corno Piccolo, nel massiccio del Gran Sasso, conclusosi intorno alle ore 6:00 del mattino. Alle 17:00 del giorno precedente era scattato l’allarme dopo la caduta di un alpinista 34enne, originario della provincia di Roma, lungo la storica via “Spigolo delle Guide”.
Durante la scalata, il capocordata ha effettuato un errore di percorso, precipitando per diversi metri e causando il distacco di protezioni lungo la parete rocciosa. L’uomo ha riportato traumi gravi a gambe e braccia, mentre il secondo componente della cordata ha subito ustioni alle mani tentando di trattenere la caduta del compagno. Nonostante le lesioni, i due hanno saputo costruire una sosta di emergenza su una cengia, da cui hanno lanciato il segnale di soccorso.
Il primo tentativo di recupero con l’elicottero del 118, in quota, è stato infruttuoso a causa delle forti raffiche di vento e delle condizioni meteo avverse. È quindi iniziata la scalata in parete da parte dei tecnici del CNSAS, affrontando settori tecnici ed esposti resi ancora più pericolosi dal vento. Giunti alla cordata, hanno provveduto a stabilizzare il ferito, imbarellarlo e trasportarlo lungo la parete fino al sentiero Ventricini.
Durante la notte è stato tentato un secondo recupero via elicottero dell’Aeronautica Militare, decollato da Pratica di Mare, ma anche questo è fallito a causa del maltempo persistente. Solo intorno alle 03:30 il secondo tentativo è andato a buon fine: il ferito, accompagnato da personale sanitario, è stato imbarcato e trasportato all’ospedale per le cure necessarie.
L’operazione si è conclusa verso le 06:00, con il rientro a piedi delle squadre fino a Prati di Tivo.
