Due le le questioni che animano il dibattito politico regionale in seguito agli esiti del consiglio regionale di martedi: le misure anti crisi-economica e il no alla risoluzione "Abruzzo Regione denuclearizzata", sostenuta dall'opposizione, affossata dal voto contrario della maggioranza.
Per quanto riguarda il primo punto, sembra reggere anche dopo il voto unanime in aula una sostanziale unità di intenti, c'è poco da dividersi e litigare del resto davanti al bollettino di guerra reso noto dal Cresa che parla di una flessione della produzione industriale del 10% e dell’occupazione del 2%.
Sul secondo punto invece le distanze tra maggioranza ed opposizione restano forti ed oggi il capogruppo dei Verdi-Sinistra democratica Walter caporale, firmatario della risoluzione, torna sula vicenda e le sue sono parole dure.
Di ben altro avviso la posizione della maggioranza: abbiamo votato contro perché la risoluzione era ideologicamente contraria al nucleare, "mentre noi, spiega ad esempio il vice-capogruppo del Pdl Emiliano Di Matteo - siamo favorevoli al piano energetico del Governo che prevede appunto la realizzazione di quattro centrali, purché beninteso nessuna di esse venga realizzata in Abruzzo".
FT
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