Trifuoggi ha specificato, senza voler fare polemica, che il testo dell’intercettazione, così come letto sui giornali, contiene evidenti inesattezze, ribadendo di non aver dato nessun documento ai giornalisti. In realtà, lunedì scorso a Pescara, nell’udienza davanti al gup Zaccagnini non è stata data lettura della trascrizione delle intercettazioni. La procura ha, invece, fatto presente la necessità di acquisirle al procedimento penale. Trifuoggi ha poi espresso serenità sul lavoro svolto, sottolineando che lunedì avvocati e imputati avevano già avuto copie degli atti, e quindi già sapevano del contenuto delle intercettazioni. A tal proposito – prosegue il procuratore – è stato Del Turco a violare il segreto del dibattimento, dicendo pubblicamente i motivi dell’abbandono dell’aula, non la Procura. Inoltre la requisitoria di Trifuoggi è stata registrata su disposizione del Tribunale, ed è a disposizione di chiunque ne faccia richiesta.Secondo quanto ricostruito in aula, lunedì il gup Zaccagnini ha respinto le istanze della difesa di Del Turco perché le intercettazioni ritenute a luci rosse sarabbero comunque rientrate nel reato di associazione a delinquere, per la gestione da parte degli imputati della cosa pubblica. L’udienza riprenderà lunedì al Tribunale di Pescara, i magistrati chiederanno l’acquisizione di quelle telefonate hot a Zaccagnini, al quale spetterà la decisione. In aula c’è da aspettarsi un’altra giornata calda.