Il percorso amministrativo scelto da Chiodi per pervenire alla nascita di una nuova sede della Giunta Regionale è - a prescindere dai suoi riflessi economici, che saranno valutati quando saranno noti - uno sfregio alle Città dell'Aquila e di Pescara.
E' uno sfregio alla Città dell'Aquila perché l'individuazione di una nuova sede di simili dimensioni (fino a 20.000 mq.) non può non avere riflessi anche sull'attuale distribuzione degli Uffici della Giunta tra le città di Pescara e dell'Aquila.
E' uno sfregio alla Città di Pescara perché anche il semplice avvio della ricerca di immobili di simili dimensioni doveva essere concertato preventivamente con l'Amministrazione Comunale che subirà l'impatto di un simile insediamento, come in effetti avevano provato a fare le amministrazioni regionali che hanno preceduto quella retta da Chiodi.
Se Chiodi, da Sindaco di Teramo, avesse letto sul BURA che il Presidente della Regione si accingeva a locare o addirittura ad acquistare 20.000 mq. di uffici nella sua Città, senza sapere dove, come e quando, immagino non l'avrebbe presa bene.
Ma Chiodi non è più Sindaco e quello che poteva valere ieri, non vale più oggi.
Chiodi deve revocare l'avviso pubblico, deve indicare con chiarezza ed in modo univoco e trasparente quali sono i suoi reali obiettivi, per evitare anche il minimo dubbio che dietro questa scelta si celi una operazione immobiliare e per incassare, se possibile, anche il consenso delle forze di opposizione e deve informare preventivamente delle sue scelte le amministrazioni comunali dell'Aquila e di Pescara.
E' una richiesta perentoria che dovrebbero rivolgergli i Sindaci di Pescara e dell'Aquila, ma in loro assenza e nella convinzione che condividano la necessità di costruire un percorso amministrativo completamente diverso da quello impostato da Chiodi, è una richiesta che formalizza sin da oggi a Chiodi il Gruppo dell'Italia dei Valori in Consiglio Regionale.
Carlo Costantini
Capogruppo regionale IDV