Nuova sede regionale a Pescara: progetto tra ritardi, costi incerti e dubbi sulla viabilità

09 Gennaio 2025   16:33  

Una struttura da costruire nelle aree di risulta di Pescara solleva dubbi su tempi, costi, e parcheggi disponibili.

Inadeguatezze e stallo decisionale: il progetto della nuova sede regionale per Pescara si trascina tra ritardi e mancanza di chiarezza sui dettagli fondamentali.

«Abbiamo convocato questa conferenza stampa per informare i cittadini di Pescara sull'evoluzione del progetto per la sede unica regionale nelle aree di risulta. È importante che sappiano cosa sta accadendo», ha dichiarato Antonio Blasioli, vicepresidente del Consiglio regionale d'Abruzzo.

L'opposizione ha più volte espresso perplessità sull'iniziativa, ribadendo che una struttura di questa importanza sarebbe più adatta a una zona periferica, favorendo lo sviluppo di un modello di città policentrica. «Non neghiamo la necessità di un edificio istituzionale unico, ma riteniamo essenziale collocarlo lontano dal centro. Per questo ho presentato alcuni emendamenti durante la sessione di bilancio dello scorso mese, che purtroppo sono stati nuovamente respinti».

Dubbi su tempistiche e risorse

Blasioli ha sottolineato le difficoltà che la maggioranza di centrodestra sta incontrando. «Il centrodestra naviga a vista. I ritardi accumulati dimostrano quanto sia considerato “strategico” questo progetto». Durante la commissione del 20 dicembre 2024, l'assessore D'Annuntiis ha confermato che la Regione non dispone ancora del Documento di Indirizzo Progettuale (DIP), fondamentale per tutte le fasi successive. Secondo il Protocollo d'Intesa del 20 settembre 2022, il DIP doveva essere approvato entro 715 giorni; a oggi, dopo 830 giorni, non vi è traccia del documento.

Il cronoprogramma prevedeva 215 giorni tra la progettazione e la firma del contratto con lo studio incaricato, ma la Regione è ancora in alto mare. La legge di stabilità 2025 include nuovamente la possibilità di accendere un mutuo senza specificare l'importo, proprio a causa dei ritardi progettuali.

Spazi ridotti e un futuro incerto

Altro punto critico è rappresentato dalle dimensioni. Secondo i dati riportati, il costo di costruzione è stimato a 3.300 €/mq, ma il complesso sarà ridotto a soli 8.000 mq contro i 20.000 mq previsti dall’accordo iniziale. «Con questa superficie è impossibile concentrare tutti gli uffici regionali in un’unica sede», osserva Blasioli. L'idea di un open space destinato solo a riunioni occasionali suggerisce che non si potranno dismettere le sedi in affitto, vanificando l'obiettivo di risparmiare sui costi di locazione.

Inoltre, la risposta ufficiale della Regione a una richiesta di accesso agli atti ha indicato una stima iniziale di 16.700 mq per ospitare tutti i servizi. Come potranno 523 dipendenti operare in uno spazio quasi dimezzato?

Questione parcheggi: una sfida irrisolta

I problemi non si fermano qui. «La previsione originale di 500 posti auto per 800 dipendenti è già inadeguata. Ora si discute se ricavare i parcheggi nei silos comunali, ipotecando spazi pubblici già insufficienti per i cittadini», avverte Blasioli. La costruzione di un parcheggio sotterraneo è stata scartata per problemi di infiltrazioni d'acqua, contraddicendo l'idea del Comune di realizzare una struttura analoga per 12,5 milioni di euro.

«Chiederò al presidente Marsilio e ai consiglieri di interrogare anche il sindaco Masci. Se si insiste per la sede in centro, il progetto deve includere parcheggi dedicati senza intaccare quelli pubblici», ha concluso il vicepresidente.

Il rischio è quello di compromettere l’area centrale per decenni, bloccando risorse senza una visione a lungo termine. Un’ubicazione periferica valorizzerebbe l’intera città, evitando che errori progettuali pesino sul futuro di Pescara.


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