Il Consiglio dei Ministri ha approvato una serie di nuove misure di sicurezza, con l'obiettivo di contrastare truffe agli anziani, aggressioni alle forze dell'ordine, rivolte carcerarie e altre forme di criminalità. Le nuove disposizioni includono sanzioni più severe per chi danneggia i beni dello Stato e introducono pene più rigide per specifici reati.
Le principali novità:
Aggravante per truffe agli anziani: Uno dei disegni di legge prevede un'aggravante per chi truffa gli anziani. La pena per questo reato viene innalzata da 1-5 anni a 2-6 anni, con l'introduzione di una multa da 700 a 3.000 euro. Questa modifica consente l'applicazione della misura cautelare in carcere.
Rinvio pena facoltativo per donne incinte: Il rinvio della pena, che era precedentemente obbligatorio, diventa facoltativo per le donne incinte e le madri con figli fino a un anno d'età. L'esecuzione della pena deve avvenire presso istituti a custodia attenuata.
Pene più severe per rivolte carcerarie: Chi organizza e dirige rivolte in carcere può essere condannato fino a otto anni, mentre chi partecipa può ricevere fino a cinque anni. Se l'atto è compiuto con l'uso di armi, la pena può arrivare fino a dieci anni. In caso di morte o lesioni durante la rivolta, le pene aumentano ulteriormente.
Contrastare occupazioni e terrorismo: La legislazione si stringe contro le occupazioni di beni privati e punisce chi detiene materiale informativo per la costruzione di ordigni o armi pericolose.
Più fondi alle forze dell'ordine: Il governo destinerà 1,5 miliardi di euro alle forze di polizia, forze armate e vigili del fuoco, come parte di un pacchetto di norme volte a valorizzare il lavoro degli operatori della sicurezza.
Le nuove misure mirano a garantire una maggiore sicurezza per i cittadini e a rafforzare il ruolo delle forze dell'ordine e delle istituzioni di sicurezza pubblica.