Nuove norme sull'associazionismo: Masci incontra i sindaci del teramano

03 Novembre 2011   16:33  

L'applicazione delle "nuove norme sull'associazionismo" rivolte ai piccoli Comuni contenute nella legge 148, concernente l'ultima Manovra Finanziaria approvata in Parlamento, le modalita' che gli enti locali coinvolti realizzeranno per migliorare la qualita' dei servizi e razionalizzare la spesa pubblica, sono gli argomenti discussi oggi in un confronto tra l'assessore alle Riforme Istituzionali Carlo Masci ed i sindaci dei Comuni del comprensorio teramano.

L'incontro aperto alla stampa si e' svolto nella Sala Consiliare dell'Amministrazione Provinciale di Teramo. Un nuovo modello di governance lo definisce Masci "ove la Regione che deve individuare gli ambiti territoriali ottimali ed omogenei per l'esercizio associato di funzioni e servizi da parte dei comuni abruzzesi, e definire, concertandole con gli enti locali, le soglie demografiche minime per l' associazionismo, si apre alle istanze dei soggetti coinvolti in una serie di incontri con gli enti". I prossimi si terranno a L'Aquila l'8 novembre, e il 10 novembre a Chieti.

"Le nuove norme - aggiunge Filomena Ibello dirigente regionale - sulle modalita' di associazionismo tra enti riguardano i Comuni fino ai 1000 abitanti e quelli da 1001 a 3000 , se appartenenti o appartenuti a Comunita' Montane, e quelli da 1001 fino a 5000". "Entro il 17 novembre, prosegue Masci, la Regione deve avere deciso le soglie minime demografiche x l'esercizio associato di funzioni e servizi e dopo dovra' avere individuato ambiti ottimali".

La Regione definisce gli ambiti ottimali affinche' i Comuni possano costituire all'interno di essi forme associative nel rispetto di alcuni parametri che sono stati proposti. "Le decisioni derivanti - ha aggiunto l'assessore - saranno adottate con delibera di Giunta e poi approvate con legge regionale". Tre le fasce coinvolte : i comuni sotto i 1000 abitanti, quelli da 1001 ai 3000, quelli da 1001 a 5.000.

"Quelli sotto i 1000- ha spiegato la dirigente regionale Maria Teresa Dantonio - hanno l'obbligo di associazionismo per tutte le funzioni e i servizi pubblici. Essi posso scegliere se unirsi in una 'convenzione' che sara' valutata dal Ministero degli Interni , o in 'unione' . La Regione, puo' rivedere le soglie demografiche previste dalla normativa statale.

Solo le unioni e convenzioni di Comuni possono gestire le 6 funzioni fondamentali : amministrativa, sociale, viabilita' e trasporti,ambiente e territorio, polizia locale,istruzione. Questi Comuni entro il 31 dicembre 2011 devono esercitare almeno due delle funzioni fondamentali in forma associata ed entro il 31 -12- 2012 tutte le 6 funzioni fondamentali.

"La Regione - ha proseguito la Dantonio- intende proporre degli ambiti ottimali vasti ossia quelli dei Piani di Azione Territoriale (PAT) per consentire all'interno di essi la costituzione di convenzioni o di unioni. A Teramo l'ambito P.A.T. coincide con il perimetro provinciale. Le Comunita' Montane, invece, nn possono esercitare le funzioni fondamentali, bensi' quelle collegate allo sviluppo locale ed i servizi produttivi. 


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