Nuovo tracollo del Delfino: Napoli- Pescara 5-1

02 Dicembre 2012   16:26  

Nulla da fare, per il Pescara, al cospetto della vice capolista Napoli, che costringe la squadra del presidente Sebastiani a tornare in Abruzzo con cinque gol sul groppone. E dire che, sul 2 a 1, gli uomini di Bergodi non stavano affatto sfigurando, ma poi é arrivata la discutibile espulsione di Bocchetti per fallo su Cavani che ha spianato la strada ai padroni di casa, permettendo loro di dilagare.

Napoli schierato da Mazzarri col consueto 3-4-1-2, con Insigne al posto di Pandev. Per quanto riguarda invece il Pescara, Bergodi insiste con il 3-5-1-1, schierando, contrariamente alle previsioni, Vukusic al posto di Abbruscato, con Weiss a sostegno.

Sin dal fischio d’inizio i partenopei manifestano le proprie intenzioni di portare a casa i tre punti, per non perdere terreno nei confronti della capolista Juventus: il tridente azzurro comincia subito a mettere in difficoltà la retroguardia della compagine abruzzese, e la squadra di casa legittima il predominio già al 9’ con il gol di Inler, che con un gran tiro dalla distanza beffa Perin. Anziché abbassare i ritmi, il Napoli continua ad attaccare: prima Cavani viene fermato sul più bello da un intervento risolutore di Terlizzi, ed al 15’ trova addirittura il raddoppio, propiziato da un’azione insistita di Insigne, la cui conclusione viene murata dai difensori del Pescara ma, sulla ribattuta, la palla finisce sui piedi di Hamsik che, sottomisura, insacca in rete.         

Dopo appena due minuti, però, il Napoli, come accaduto già altre volte nel recente passato, accusa un calo di concentrazione, puntualmente pagato a caro prezzo: iniziativa di Weiss, che si porta a destra dell’area partenopea e passa la palla a Zanon, che la mette in mezzo per la testa di Bjarnason, che con facilità accorcia le distanze al 18’. Da questo momento in poi cambia il volto della gara, con il Pescara galvanizzato dal gol del centrocampista islandese che prende l’iniziativa e tenta di raggiungere il clamoroso pari, rendendosi pericoloso prima di nuovo con Bjarnason (tiro da fuori ribattuto) e poi con Vukusic (conclusione sopra la traversa), mentre il Napoli si limita a controllare le folate dei biancazzurri e ad agire di rimessa, mettendo in apprensione la retroguardia abruzzese in più occasioni, al 21’ con Cavani (colpo di testa al lato), al 27’ con Behrami (tiro da fuori area, palla deviata che esce di poco), poi di nuovo con il Matador al 34’, con controllo e tiro dal limite dell’area, e soprattutto al 36’, quando l’uruguaiano si ritrova a tu pertu con Perin, che però è bravissimo nel murarne la conclusione ravvicinata con il corpo. La ripresa sembra cominciare subito sotto i peggiori auspici per il Pescara, poiché, dopo appena un paio di giri di cronometro, il funambolico Weiss si scontra con Behrami e prende una botta al ginocchio, ma fortunatamente dopo qualche minuto lo slovacco rientra in campo. Dopo una nuova iniziativa di marca biancazzurra, manco a dirlo da parte di Bjarnason, il Napoli ricomincia a macinare occasioni con Cavani, che prima calcia a lato e, dopo pochi secondi, crossa da sinistra costringendo Terlizzi a mettere difficoltosamente in angolo. Al 58’, la punta uruguaiana si incunea nuovamente in area e, dopo aver saltato Romagnoli e Terlizzi, viene steso da Bocchetti: espulsione forse eccessiva del difensore e calcio di rigore, che Cavani trasforma con freddezza per il 3 a 1. Il terzo gol dei partenopei, e soprattutto l'uomo in meno, tagliano le gambe ai biancazzurri.

Bergodi tenta di limitare i danni, togliendo l'acciaccato Weiss ed inserendo un nuovo difensore, Capuano, ma le contromisure non si rivelano adeguate.Il Napoli, infatti, dilaga: al 63' arriva la doppietta di Cavani, che fa centro al termine di una rapida triangolazione con Hamsik e, dopo un presunto calcio di rigore non concesso agli abruzzesi al 70' per un contrasto in area tra Cannavaro ed il solito Bjarnason, il Napoli dilaga: al 78', nuovo tiro da circa venti metri di Inler che si infila tra il palo e l'incolpevole Perin. L'unico elemento consolatorio per il Pescara sta tutto nella seconda parte della prima frazione, in cui ha messo decisamente in difficoltà i partenopei, pagando poi oltremodo l'inferiorità numerica. Ma per salvarsi occorre, purtroppo, ben altro.

  

Il tabellino

 

Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Gamberini, Cannavaro (81' El Kaddouri), Britos; Mesto, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Cavani, Insigne (76' Vargas). Panchina: Rosati, Campagnaro, Grava, Fernandez, Dzemaili, Donadel, Dossena. All. Mazzarri.

Pescara (3-5-1-1): Perin; Romagnoli, Terlizzi, Bocchetti; Zanon, Bjarnason, Togni (75' Nielsen), Cascione, Modesto; Weiss (65' Capuano); Vukusic (67' Abbruscato). Panchina: Pelizzoli, Crescenzi, Cosic, Brugman, Caprari, Soddimo, Celik. All. Bergodi

Arbitro: Peruzzo di Schio.
Reti: 9' pt e 33' st Inler. 25' pt Hamsik, 18' pt Bjarnason, 13' e 18' st Cavani.
Note: cielo coperto, terreno in buone condizioni. Espulso: 12' st Bocchetti. Ammoniti: Behrami, Zanon, Zuniga, Romagnoli. Angoli: 7-5 per il Napoli. Recupero: 0' pt; 2' st.

 

(Lorenzo Ciccarelli)


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