Dopo l’annullamento parziale delle amministrative 2024, il TAR ordina il ripescaggio in 27 sezioni: si attende il decreto del Prefetto entro il 10 luglio.
Con la sentenza del 25 giugno, il TAR Abruzzo ha invalidato l’esito in 27 delle 170 sezioni di Pescara per “numerose irregolarità” che superano la soglia della mera forma, sollevando dubbi su autenticità e attendibilità dei voti. Il tribunale ha annullato le proclamazioni di sindaco e consiglieri e ha trasmesso gli atti alla Procura per possibili reati.
Entro il 10 luglio il Prefetto dovrà fissare la data per il nuovo voto, che è obbligatorio entro 60 giorni dalla pubblicazione. Tra le ipotesi c’è un voto estivo, verosimilmente nel weekend del 24‑25 agosto.
Il sindaco Masci e la maggioranza stanno valutando un eventuale ricorso al Consiglio di Stato, potenzialmente con richiesta di sospensiva, che potrebbe bloccare o posticipare le nuove elezioni. Nel frattempo, l’amministrazione resta in carica per l’ordinaria amministrazione fino alla nuova proclamazione.
Cosa emerge dagli approfondimenti:
Nei verbali di 156 sezioni sono stati rilevati vizi come schede spostate, conteggi errati o tessere mancanti.
In 27 sezioni i difetti sono stati tali da compromettere la “prova di resistenza” del risultato, portando all’annullamento parziale.
Prospettive immediate:
Il Prefetto Ferdani produrrà entro il 10 luglio il decreto con la data ufficiale.
L’opposizione e il centrosinistra hanno accolto favorevolmente l’intervento: chiedono il voto in tutte le sezioni o almeno in quelle contestate.
Il centrodestra sottolinea che la vittoria di Masci è stata conquistata ampiamente al primo turno, e che le irregolarità sarebbero formali, non sostanziali.