Ok a riforma Confidi e risoluzione no-petrolio. Aret addio

Cronache dall'Emiciclo

27 Luglio 2010   17:20  

Il Consiglio regionale, tornato a riunirsi questo pomeriggio, ha approvato con la sola astensione del gruppo consiliare dell'Italia dei valori e il voto contrario del Comunisti Italiani la "nuova legge organica in materia di Confidi", i consorzi di garanzia nati per agevolare le imprese nell'accesso ai finanziamenti.

Una riforma che ne ridurrà drasticamente il numero attraverso contributi alla loro fusione. I requisiti minimi per accedere ai benefici di legge saranno quelli di avere un patrimonio sociale di 5 milioni di euro e di avere avuto un volume di operazioni di credito pari ad almeno 10 milioni di euro prima dell'entrata in vigore della legge in questione. I confidi diventeranno intersettoriali e opereranno su base regionale e non più provinciale.

All'unanimità' il Consiglio regionale ha poi rifinanziato i contributi e le agevolazioni per l'utilizzo di mezzi pubblici per recarsi a lavoro o per motivi di studio nelle zone del cratere a favore dei circa 3mila cittadini sfollati che dimorano attualmente a distanze di diversi chilometri dai propri comuni di residenza. Le tessere di trasporto pubblico "TPL emergenza terremoto" saranno valide fino a dicembre 2010. Il comune dell'Aquila, e' autorizzato a prorogare fino al 31 dicembre 2010, la libera circolazione sui mezzi dell'AMA.

Sempre all'unanimità il consiglio regionale aveva precedentemente approvato una risoluzione dall'Italia dei Valori sul no alla petrolizzazione in Abruzzo e che impegna la regione a presentare una proposta di legge nazionale alle Camere, finalizzata a vietare definitivamente in tutto il mare Adriatico la coltivazione la prospezione e la ricerca di petrolio.

La risoluzione prevede che l'iniziativa abruzzese venga proposta anche ai Consigli regionali di Friuli Venezia-Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Molise e Puglia.'' L'azione congiunta di tutte le regioni - ha spiegato il capogruppo del'0Italia dei valori Carlo Costantini - che si affacciano sull'Adriatico costituirebbe un vincolo al quale il parlamento non può sottrarsi''.

E ha a sua volta ribadito il presidente Gianni Chiodi: ''il no al petrolio in Abruzzo è suffragato dai fatti, da quando siamo alla guida della regione non è stata concessa alcuna autorizzazione per l'estrazione del petrolio ed é stata bloccata la realizzazione del Centro oli".

Infine dopo anni di promesse mancate, in pochi minuti è stato soppresso l'Aret, l'Azienda regionale per l'Edilizia e il territorio, tra gli enti inutili, forse il più inutile. Commenta soddisfatto Nazario pagano, presidente del consiglio regionale: ''L'Aret egli ultimi anni era diventato oggetto di molte vertenze sindacali, con i dipendenti senza stipendio e con estenuanti battaglie politiche per l'elezione dei suoi amministratori, oggi questa storia è giunta finalmente alla fine.''

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore