Oltre al de minimis, strategie per la crescita e l'idea di tassare i professionisti..

Incontro pubblico a L'Aquila con il ministro Barca

16 Giugno 2012   12:21  

"Il decreto sul de minimis, e' stato firmato". Lo ha detto il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, appena arrivato in Piazza Duomo, nel centro storico dell'Aquila, per partecipare al'incontro pubblico sulla ricostruzione.

Con la firma del ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera insomma c'è il definitivo via libera allo stanziamento di 90 milioni di euro a favore delle piccole e microimprese del comune dell'Aquila, già costituite o che si costituiranno entro il 31 dicembre 2014.

l'aiuto, che avrà un tetto massimo di 200mila euro a impresa avrà la forma di l’esenzione dalle imposte sui redditi (IRPEF, IRES, esenzione dall’IRAP

l’esenzione dall’IMU fino all’anno 2012, esonero dal versamento dei contributi INPS e INAIL sulle retribuzioni dei dipendenti.

Il 20% delle risorse disponibili sarà riservata a favore delle nuove imprese e il 10% in favore delle imprese insediate nel centro storico del Comune de L’Aquila.

Le imprese in possesso dei requisiti indicati nel decreto potranno presentare, nei termini che saranno a breve stabiliti dal Ministero dello sviluppo economico, la domanda di agevolazione, che comunicherà successivamente nel proprio sito Internet l'importo massimo spettante a ciascun soggetto beneficiari.

Rimanendo in tema, ovvero le risorse finanziarie per la ricostruzione materiale ed economica dell'Aquila, il ministro barca ha ribadito che in cassa ci sono tutti i soldi necessari per l’ultimazione della ricostruzione privata delle case E nelle periferie .

Entro l'autunno, approvati i piani di ricostruzione dei vari comuni, sarà necessario quantificare le ulteriori risorse finanziarie necessarie per poter avviare la ricostruzione dei centri storici.

Ma oltre ai soldi occorre una strategia. A tal proposito ieri l'economista Antonio Calafati ha ricordato che l'economia dell'Aquila pur duramente colpita non ha collassato grazie alle migliaia di dipendenti pubblici, il cui contratto di lavoro è a prova di sisma e degli oltre 25mila pensionati.

Ma ha ammonito: in futuro il settore pubblico in Italia sarà fortemente ridimensionato e dunque l'Aquila deve ricostruirsi dandosi una rinnovata vocazione economica. Suggerita dall''urbanista Federico Oliva indicando come punti di forza su cui puntare l'università, la formazione post-universitaria, il turismo, la realizzazione di una smart city dotata di infrastrutture immateriali all'avanguardia.

Il cittadino Federico Bologna nello spazio riservato alle opinioni dei semplici dei cittadini terremotati ha fatto una proposta molto concreta: ''Tutti parlano di giovani, ma tanti troppi giovani in questa città sono precari ed emarginati dalle scelte sul loro futuro. Qualcosa però si può fare.

Con la ricostruzione ci saranno costruttori, imprenditori, ingegneri, architetti e tecnici che diventeranno straordinariamente ricchi. Allora – propone ingenuamente Federico Bologna, perché non fargli pagare in qualche modo una tassa, o abbassargli significativamente le parcelle, per attivare per ridistribuzione della ricchezza?''

Inutile dire che nessuno tra politici, professionisti, esponenti della società civile aquilana ha raccolto la sollecitazione...

 

di Filippo Tronca

montaggio di Marialaura Carducci


Galleria Immagini

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore