Si è aperto stamattina al tribunale dei minorenni dell'Aquila il processo ai due ragazzini accusati dell'omicidio di Antonio De Meo, il giovane ucciso a pugnalate la notte fra il 9 e il 10 agosto dell'anno scorso davanti un chiosco a Villa Rosa di Martinsicuro.
Ad accanirsi su De Meo furono tre rom, ma davanti al gup sono arrivati solo i due di 15 e 17 anni poiché il terzo, avendo appena 13 anni, non è imputabile.
Stamattina davanti il tribunale minorile tutta la rabbia dei familiari e degli amici del 23enne di Castel di Lama.
I due minorenni, l'uno di Alba Adriatica l'altro di Falconara, per i quali la difesa ha chiesto il rito abbreviato, sono accusati di omicidio preterintenzionale.
C'è poi un altro delitto che aspetta giustizia: quello di Emanuele Fadani ucciso l'11 novembre scorso ad Alba Adriatica.
(MS)