Omicidio Rea: L'inchiesta sul personale della caserma anche a tutela delle Forze Armate

08 Agosto 2011   08:23  

L'inchiesta avviata dalla procura militare di Roma sui presunti abusi che sarebbero stati commessi dal personale della Caserma 'Clementi' di Ascoli Piceno - quella in cui presta servizio il caporalmaggiore Salvatore Parolisi, in carcere con l'accusa di aver ucciso la moglie Melania Rea - "é svolta anche a tutela dell'Esercito e delle Forze armate, della loro onorabilità".

Lo spiega lo stesso procuratore militare, Marco De Paolis, il quale oggi ha precisato che l'indagine "é soltanto all'inizio e non ci sono indagati". "Nostro obiettivo - afferma il magistrato - è sì quello di accertare se sono stati commessi reati militari, violazioni e abusi da parte del personale della caserma, ma anche di tutelare le Forze armate rispetto ad illazioni che dipingono quel reparto come un luogo in cui avvengono nefandezze di ogni tipo.

Su questo è necessario fare chiarezza, perché si tratta di illazioni che allo stato sono fondate non su prove, ma sui 'si dice'. Fare chiarezza, ristabilire la verità dei fatti - conclude il procuratore - significa dunque restituire alle Forze armate la loro onorabilità".


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