Omicidio Rea, avvocati di Parolisi: "C'è Dna di una donna sull'anulare di Melania"

09 Agosto 2011   17:54  

Gli avvocati di Salvatore Parolisi, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, sono al lavoro per confutare punto per punto i contenuti su cui il gip di Teramo Giovanni Cirillo ha basato l'ordinanza di custodia cautelare del caporalmaggiore.

La presenza di un Dna estraneo alla coppia, riconducibile ad una persona di sesso femminile e di ulteriori tracce di un terzo soggetto maschile, portano il giudice Cirillo a ritenere che i profili genetici siano "estremamente parziali".

Per cui la pista di una donna che avrebbe preso parte all'aggressione sarebbe priva di fondamento cosi' come di un terzo soggetto uomo "a meno di aver lasciato alcuna traccia di se' per aver agito - scrive il gip - ad esempio munito di guanti".

Il legale di Parolisi, Valter Biscotti,la pensa esattamente al contrario. "Quel Dna c'e' ed e' scritto nelle relazioni medico-legali", si limita a dire l'avvocato Biscotti il cui assistito continua ad essere l'unico indagato per l'omicidio della moglie Melania Rea avvenuto il 18 aprile scorso (il sottufficiale e' in carcere dal 19 luglio). Secondo la difesa, quel materiale con Dna femminile, depositato sotto l'unghia dell'anulare della mano sinistra della povera Melania, sarebbe una delle prove dell'estraneita' di Parolisi.


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