Omicidio Rea: sbagliò il cane molecolare che fiutò la presenza di Melania

Gli avvocati difensori di Salvatore Parolisi, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, avevano condizionato la richiesta di rito abbreviato, oltre che alla superperizia per stabilire l’ora della morte, anche alle testimonianze di tre testimoni. Uno di questi era Stefano Macciò, il conduttore del cane molecolare che fiutò la presenza di Melania sul Colle San Marco durante le ricerche della casalinga di Somma Vesuviana prima che venisse rinvenuto il corpo senza vita della donna.

Essendo stata accolta la richiesta dei legali, durante la terza udienza del processo al caporalmaggiore dell’esercito che si terrà il 30 maggio verrà ascoltato proprio Stefano Macciò. Prima di lui, però, verrà sentito anche Daniele Peres, il consulente che nell’ottobre scorso fu nominato dalla Procura per valutare l’affidabilità del cane nel fiutare persone scomparse. Peres, il 28 ottobre scorso, insieme con dei collaboratori e alla presenza dei carabinieri che hanno provveduto a filmare quanto avveniva, ha simulato la ricerca di una persona scomparsa il giorno precedente. Simulazione effettuata utilizzando il cane molecolare condotto da Macciò.

Come si evince dal filmato della durata di circa due ore e come sostiene lo stesso Peres nella sua relazione consegnata ai sostituti procuratori di Teramo Greta Aloisi e Davide Rosati, il cane durante la simulazione trasse in inganno il suo conduttore fiutando delle piste sbagliate. Per il consulente della Procura di Teramo il cane molecolare che fiutò Melania sul Colle San Marco “non è sufficientemente affidabile” riscontrando “nel soggetto in esame una mancanza di concentrazione e motivazione nel lavoro che gli è stato richiesto”. Già nel corso dell’ultima udienza, l’avvocato dei Rea Mauro Gionni aveva chiesto che venisse visionato in aula il filmato registrato durante la simulazione dell’ottobre scorso, ma il giudice Marina Tommolini non accolse la richiesta.