On line i redditi dei ministri. Severino batte Passera

20 Marzo 2012   07:22  

L’operazione trasparenza nei confronti della politica sortisce i primi effetti. E così cominciano a essere pubblicati on line i redditi dei componenti del Governo Monti. Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, nel 2011 ha avuto un reddito complessivo di circa 3,5 milioni di euro. Per quasi tutti l’anno ha però ricoperto l’incarico di Ceo di Intesa Sanpaolo e ora in qualità di ministro il suo compenso scenderà a poco più di 200.000 euro l’anno. Nella dichiarazione figura anche la proprietà un bene immobile a Parigi e una Mercedes. Diverse, invece, le partecipazioni finanziarie in capo a Passera. In particolare, ci sono 1,9 milioni di euro nella Lariohotels Spa, più altri 3,1 milioni nella stessa società, ma in nuda proprietà. Inoltre, ha azioni per 1,6 milioni nella Immobiliare Venezia Srl. Il ministro ha poi depositi per 8,8 milioni, obbligazioni,  polizze vita e un fondo pensione complementare.

L'imponibile più alto è stato però dichiarato dal ministro della Giustizia, Paola Severino Di Benedetto, con oltre 7 milioni di euro. Il Guardiasigilli dispone di due appartamenti a Roma e di uno a Cortina d'Ampezzo, oltre a una imbarcazione da diporto. Possiede inoltre azioni, obbligazioni e titoli di stato.

Il ministro del Turismo, Piero Gnudi, ha dichiarato un reddito di 1,7 milioni di euro. Il ministro non ha beni immobili, ma possiede azioni di diverse aziende quotate, tra cui Enel, Intesa San Paolo, Telecom Italia e Unicredit.

Il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, ha dichiarato invece un reddito complessivo di poco superiore al mezzo milione di euro. Anche in questo caso si tratta di una cifra destinata a scendere dato il minor compenso che spetta a un ministro.

Il ministro della Difesa, Giampaolo di Paola, nel 2010 ha dichiarato un reddito complessivo di quasi 345.000 euro. Oltre a due automobili, possiede azioni di Enel, Finmeccanica e Deutesche Telekom, oltre a titoli di stato e obbligazioni per oltre 700.000 euro.

Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi di Sant’Agata, nel 2012 ha dichiarato un reddito inferiore ai 340.000, comprese le indennità di Ambasciatore negli Usa. Oltre a una villa a Brembate di Sopra e a due comproprietà a Roma e New York, il ministro possiede una Harley Davidson 883.

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, ha denunciato più di 260.000 euro, oltre a una decina di immobili, specie in montagna, azioni in 14 società quotate in borsa (per oltre 400.000 euro).

Il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, ha dichiarato un reddito di 213.000 euro, oltre a una casa a Roma e la comproprietà di un altro immobile a Manciano, in provincia di Grosseto. Ha poi titoli di Stato per circa 450.000 euro.

Il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, ha dichiarato un reddito di circa 220.000 euro e la proprietà o comproprietà di diversi immobili tra Torino, Liguri e  Sicilia. Possiede un’ammiraglia Lancia e diverse azioni di società italiane.

Il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, ha dichiarato un reddito di circa 180.000 euro. Inoltre, è indicato il possesso di due appartamenti, due box, una cantina e un negozio a metà a Milano e di un appartamento e un box auto a Roma. Il ministro possiede anche un Suv della Toyota a azioni della Banca Popolare di Vicenza per circa 6.000 euro.

Il ministro della Cooperazione, Andrea Riccardi,  ha dichiarato poco più di 105.000 euro di reddito, di cui 80.000 derivanti  dalla pensione di professore universitario.

La curiosità degli italiani sui redditi dei propri ministri ha intasato il sito del Governo italiano, che al momento risulta non raggiungibile.

 


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