Tutte le persone e gli animali all'interno della 'zona rossa' sono stati evacuati, la città di Avezzano (L'Aquila) è vuota per consentire le operazioni di disinnesco della bomba della Seconda guerra mondiale Mark 65, nome in codice AN-M65, di 454 kg ritrovata l'11 febbraio durante lo scavo di un'abitazione in pieno centro.
Nel perimetro urbano sono in funzione le 80 telecamere che controlleranno la città per prevenire eventuali episodi di sciacallaggio fino al rientro dei residenti nelle loro abitazioni, previsto nel primo pomeriggio.
Chiuso dagli agenti e dai volontari il perimetro del raggio di possibile azione dell'ordigno bellico. Ora i militari 6° Reggimento Genio Pionieri accompagneranno gli artificieri che, si stima in circa un'ora di lavoro, renderanno l'ordigno completamente sicuro e trasportabile togliendo all'interno le spolette.
L'Esercito ha già preparato la buca profonda 7 metri nella cava di inerti di Massa d'Albe (L'Aquila) dove verrà fatto brillare l'ordigno bellico di 454 kg risalente alla seconda guerra mondiale ritrovato l'11 febbraio nel centro di Avezzano.
L'operazione di disinnesco, trasporto e brillamento è affidata ai militari del 6° Reggimento Genio Pionieri dell'Esercito italiano che nei giorni scorsi, dopo il ritrovamento dell'ordigno, hanno messo in sicurezza l'area.
i militari del 6° Reggimento procederanno con le operazioni di despolettamento dell'ordigno.
Successivamente la bomba An-65 verrà trasportata e fatta brillare all'interno della buca profonda 7 metri dove verranno posizionati panetti di tritolo.
La buca sarà ricoperta e dopo l'allontanamento di tutto il personale verrà fatta esplodere con un telecomando.