Ora basta: fuori i soldi dell'autonoma sistemazione!
Finalemente si alzano i toni politici sullo scandalo, di portata nazionale, che è mancata erogazione dell'assegno di autonoma sistemazione a favore di circa 25mila terremotati con casa E, che hanno rinunciato al progetto Case ed altri aiuti.
Non pochi di questi terremtati di serie B non hanno altre entrate, sono il pesante difficoltà economica, vivono dove possono, da parenti e amici, a anche in garage, nel container e in casette di legno costruite con i propri risparmi nel giardino. Il governo li ha dimenticati. I pagamenti si sno fermati quasi ovunque a marzo, perchè ai Comuni non vengono erogati i fondi necessari.
A seguire un comunicato stampa dell'assessore comunale Stefania Pezzopane:
"E' assolutamente urgente e necessario che i fondi, piu' volte annunciati e promessi, per l'erogazione del contributo di autonoma sistemazione vengano immediatamente trasferiti".
E' questo l'appello che l'assessore alle Politiche sociali e all'Assistenza alla popolazione Stefania Pezzopane rivolge al commissario per la ricostruzione e al Governo.
"Sia il commissario, Chiodi relativamente ai fondi che ha in cassa, - ha dichiarato l'assessore Pezzopane - sia le autorita' di Governo che saranno presenti in citta' devono assolutamente farsi carico di questa emergenza.
I cittadini che hanno scelto l'autonoma sistemazione sono quelli che meno hanno inciso sulla spesa pubblica per quanto riguarda l'emergenza sisma, eppure sono stati i piu' penalizzati. Ricordo - ha aggiunto l'assessore alle Politiche sociali - che il Comune ha anticipato gia' tre mensilita' del contributo di autonoma sistemazione, ma siamo fermi ad aprile. Vanno pertanto erogate le mensilita' ancora non corrisposte e vanno restituiti i fondi, per un totale di oltre 25 milioni di euro, anticipati dall'ente comunale, che come noto ha gia' le sue brave difficolta' di bilancio e che pertanto ha fatto uno sforzo enorme in questo senso.
I cittadini - ha concluso l'assessore - sono in difficolta' serie ed e' intollerabile che chi ha perso la propria abitazione e in molti casi anche il proprio lavoro venga privato di un supporto economico necessario per sopravvivere dignitosamente".
