Ore decisive per L'Aquila Rugby
Che una cordata aquilana fosse interessata a rilevare la società nero verde era ampiamente risaputo da diversi mesi. Quasi contemporaneamente alla notizia dell’arrivo dei Navarra, si era sommata anche quella di quest’altra misteriosa operazione.
La differenza fondamentale tra le due è la marcata distanza in termini di diffusione di notizie in città. Se ora tutto o quasi sappiamo delle intenzioni dei Navarra, rimangono invece ancora oscuri numerosi passaggi riguardanti l’altra.
In città si vocifera che lo stesso De Masi, dimissionario dal ruolo di consigliere, potrebbe essere portavoce di questa cordata, probabilmente formata da esponenti dell’edilizia locale.
Quello che sappiamo per certo è che la trattativa con i Navarra, per ora, sembra avere accusato una sorta di rallentamento dopo lo sprint iniziale, tra i malumori degli imprenditori intenzionati a subentrare.
“Noi non conosciamo questa cordata e non sappiamo da chi sia composta” afferma Walter Navarra. “Certo è, che se qualcun’altro sarà intenzionato a fare quello che volevamo fare noi e magari anche a migliorarlo, noi ci faremo da parte. Intanto posso dire che i lodi ancora non sono stati pagati!”. Dalle parole dell’imprenditore si evince che la questione lodi, quindi, ancora non è stata risolta. “Noi più di questo non possiamo fare. Adesso staremo a vedere, sperando che L’Aquila Rugby non andrà a finire in serie inferiori”.
Nella società attuale, invece, sembra serpeggiare un cauto ottimismo.
“Ora non se ne può ancora parlare, ma fra poco arriveranno notizie più precise. Della presenza di questi imprenditori locali tutti erano venuti a conoscenza diversi mesi fa. Non è assolutamente una novità!” commenta il presidente Romano Marinelli. “Presto si saprà di più e si sapranno anche i nomi, anche perché, a breve, si dovrà stringere in una direzione o nell’altra!”.
La dirigenza aquilana, specialmente nella persona di Romano Marinelli, sta quindi valutando attentamente le offerte sul tavolo e presto comunicherà l’esito dei colloqui alla città, che attende impaziente.
Matteo De Santis
