Una mattinata carica di tensione e attesa quella che si è consumata oggi al tribunale dell'Aquila fuori gli uffici della corte di appello. Ieri l'ufficio regionale elettorale aveva non -ammesso con riserva tre liste: quella del Popolo delle libertà, Alleanza federalista-lega nord, e la lista Per il bene comune. Oggi i rappresentanti delle tre liste sono stati chiamati a presentare le loro controdeduzioni, e ad integrare la documentazione difettosa e mancante, sempre che sia possibile sanare i vizi materiali e formali contestati dalla commissione elettorale.
La non ammissione del Pdl è stata motivata dall'annullamento di 267 firme, a sostegno del listino del presidente. Firme annullate per tre ragioni: mancanza o non leggibilità del timbro dell'ente autenticatore, mancanza di qualifica di un autenticatore, mancanza di timbri e vizi di forma in certificati elettorali di cittadini sottoscrittori. A difendere le ragioni del Pdl, ed ad evitare un'esclusione dalla competizione elettorale che avrebbe del clamoroso, c'era buona parte dello stato maggiore regionale del Pd. Il senatore Filippo Piccone, all'uscita dall'audizione ostenta tranquilità.
Veniamo alle altre due liste non ancora ammesse: per la lista Per il Bene comune il problema sarebbe rappresentato dalla mancanza di documeti di accetazione della candidatura al listino per due candidati: Claudio Zimarino e Aurora Rossi.
Per Alleanza federalista - Lega Nord, l'esordio politico in Abruzzo inizia con le carte bollate. La non ammissione è scattata per loro perchè il simbolo non sarebbe stato presentato in tempo, ovvero una quindicina di minuti dopo il fatidico mezzogiorno di sabato.
Le audizioni sono terminate intorno alle 11.00. L'ufficio centrale regionale, composto dai giudici Augusto Pace, Alfonso Grimaldi e Giuseppe Romano Gargarella, si è riunito in camera di consiglio per prendere una decisione che, è stato comunicato dovrebbe arrivare in giornata. L'Abruzzo e la politica nazionale attendono con il fiato sospeso. La partita elettorale, cominciata con una vicenda giudiziaria., rischia di impaludarsi nelle aule dei tribunali.
TF