Orsi avvelenati: una fiaccolata di protesta contro la barbarie. Task

03 Ottobre 2007   13:16  
La società civile, che nonostante tutto esiste, reagisce al barbaro avvelenamento dei tre orsi e dei due lupi nel cuore del Parco Nazionale d´Abruzzo, Lazio e Molise. Il Wwf e l´associazione "Amici dell´Orso Bernardo" promuovono infatti una fiaccolata per chiedere giustizia e salvaguardare gli ultimi orsi rimasti. La manifestazione e´ in programma sabato 6 ottobre a Bisegna e San Sebastiano, in piena area Parco, "per manifestare contro questa barbarie". "L´iniziativa - spiegano gli organizzatori - per chiedere che venga fatta giustizia per questo atto di bracconaggio indegno di un paese civile e affinche´ siano messe in campo azioni concrete per la salvaguardia degli orsi ancora in vita. Quello che e´ accaduto non deve rimanere una giusta ma estemporanea indignazione ma deve trasformarsi in azione sul territorio perche´ questi atti non si ripetano mai piu´. Nella Marsica e in altre aree dell´Appennino ormai si ripetono da anni avvelenamenti che colpiscono sia la fauna selvatica che animali domestici e di compagnia. Delinquenti senza scupoli spargono micidiali veleni sul territorio anche vicino alle case. E´ un fenomeno che in pochi anni ha portato all´uccisione di ben 6 orsi (2 sul versante laziale del Parco e 1 nel Parco Sirente-Velino alcuni anni or sono e 3 ora), decine di Grifoni (in ben due occasioni, con piu´ di 10 morti l´anno scorso), lupi e aquile reali. A questo fenomeno - aggiungono Wwf e´Amici dell´Orso Bernardo´ si aggiunge il bracconaggio con i lacci d´acciaio che ha portato all´uccisione di un´orsa nel Parco della Majella alcuni anni fa. Il WWF e gli Amici dell´Orso Bernardo lanciano quindi un appello a cittadini e organizzazioni affinche´ aderiscano numerosi alla fiaccolata. Hanno gia´ aderito le organizzazioni: Montagna Grande, Lav Abruzzo, Lipu, Empa Marsica, Mountain Wilderness, Animalisti Italiani, Italia Nostra, CGIL Abruzzo. Tra i partiti, Sinistra Democratica, Verdi e Rifondazione Comunista. A nemmeno 36 ore dalla terribile scoperta dei tre orsi e di due lupi avvelenato, scattano inoltre le operazioni delle forze di polizia. E´ partita alle 10 la battuta da parte degli agenti del Corpo forestale e guardie del Parco. Gli uomini, 54 in tutto, perlustreranno tra oggi e i prossimi giorni 1200 ettari di boschi in localita´ ´Acquarita´, al confine tra Pescasseroli e Gioia dei Marsi. Intanto l´ing. Antonio Cavaioli, responsabile del Comando Tutela Ambientale del Corpo forestale, ha ascoltato un allevatore del posto poiche´ in localita´ ´Templi´, a poca distanza dal luogo di ritrovamento degli orsi morti, quest´ultimo ha rinvenuto due cinghiali, uno morto da circa 2 giorni e uno agonizzante, probabilmente anch´essi colpiti da avvelenamento. ´Siamo alla ricerca - ha affermato Cavaioli - sia di eventuali altri esemplari di fauna selvatica che potrebbero essere morti in circostanze analoghe, sia di elementi probatori utili alle indagini´. Per gli investigatori, all´attualita´, non si esclude il possibile ricorso alla tecnica genetica su eventuali tracce umane. ´Anche un mozzicone di sigaretta - conclude il dirigente della forestale - potrebbe essere utile alle indagini se trovato in un particolare contesto´.

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