Il gruppo consiliare "Guardiagrele il bene in comune" ha inviato alla ASL una diffida in relazione al trasferimento annunciato della Lungodegenza e della Psichiatria dall'ospedale di Guardiagrele.
"Va detto - informa una nota del gruppo - oltre alle motivazioni riportate nella nota trasmessa via fax anche al Prefetto con invito a vigilare sulla situazione, che una tale decisione non può trovare nessuna giustificazione nè sulla base del decreto legge 98/2011 (che sarà presto oggetto di giudizio da parte della Consulta) nè sulla base del decreto legge 95/2012 sulla c.d. spending review poichè i posti letto sono stati già tagliati e, soprattutto, perchè non trova ancora neanche attuazione la previsione del programma operativo di Chiodi sul taglio di posti letto al privato.
Quanto ai profili di responsabilità che si prospettano, è chiaro che ogni spostamento (senza contare il disagio) che si deve o si dovrà sopportare a causa della soppressione di servizi o reparti ha un costo che qualcuno dovrà risarcire. Ecco perchè invitiamo a documentare tutto questo perchè, se sarà necessario, bisognerà presentare il conto, quando sarà il momento.
In generale non si può non sottolineare come la nostra sia una battaglia solitaria che vede a rimorchio chi, invece, dovrebbe assumere un ruolo da protagonista. La confessione di inadeguatezza fatta dal sindaco che non si sente tutelato nè dalle istituzioni nè addirittura dal suo stesso partito che chiama direttamente in causa, conferma quanto abbiamo sempre detto, ma, soprattutto, ci consegna un quadro di desolante impotenza nel quale chi ci governa si muove".