Ospedale dell'Aquila, i resti umani a rischio infettivo

30 Gennaio 2012   10:45  

I resti di organi umani scoperti dalla squadra Mobile a novembre in un locale dell'ospedale San Salvatore erano a rischio infezione. Lo dice una relazione dell'Arta -riportata da Il Messaggero in un articolo firmato da Marcello Ianni - frutto di analisi di laboratorio. I tecnici dell'Agenzia per la tutela dell'Ambiente hanno analizzato campioni di quei prelievi istologici ritrovati in un locale dell'ex Anatomia patologica del nosocomio, e consegnato i risultati alla Procura della Repubblica, che ha indagato tra gli altri il direttore generale della Asl Giancarlo Silveri.

Smentite dunque le parole dello stesso manager che, avviando una indagine interna, aveva escluso categoricamente qualsiasi rischio infettivo, spiegando come si trattasse di comuni prelievi istologici regolarmente conservati sotto formalina e in contenitori ermetici.

Il Pm titolare dell'inchiesta Roberta D'Avolio ha recentemente disposto il dissequestro di parte dei locali, nonostante proseguano le indagini, per consentire i lavori di ristrutturazione post sisma dell'edificio.

A Silveri, assieme agli altri due indagati, è stata nel frattempo elevata una contravvenzione da 31mila euro per una serie di irregolarità nello smaltimento di rifiuti.

Secondo gli investigatori il locale di quasi 500 metri quadri dove erano conservati feti, resti di organi, siringhe usate e medicinali scaduti, era completamente incustodito.


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