Chiuse per ristrutturazione. Si tratta di quattro sale operatorie dell’ospedale “SS. Filippo e Nicola” di Avezzano, destinate al "fuori servizio" per almeno un biennio, ad essere ottimisti. Considerando il totale di sole 6 sale chirurgiche presenti nella struttura, il timore che l’utenza possa subire determinati disagi, e che il personale venga costretto alla mobilità si sta già facendo strada tra i sindacati, preoccupati che le operazioni di messa a norma previste dai primi di novembre, possano condurre a una drastica riduzione dei posti letto disponibili .
Saranno quindi soltanto due le sale operatorie attive presso l’ospedale avezzanese, una preposta al complesso dell’attività chirurgica normalmente svolta (generale,ostetrica, oculistica, vascolare, ortopedica, neurologica,urologica etc. …), l’altra destinata alle eventuali urgenze di pronto soccorso. L’esiguità del numero di sale e apparecchiature a disposizione, ha reso necessario il coinvolgimento delle strutture di Pescina e Tagliacozzo per la pratica di quegli interventi che non potranno essere affrontati ad Avezzano nel corso dei lavori.
Se però tale riorganizzazione risulta premiante per gli ospedali periferici, destinati ad un maggiore potenziamento, la questione potrebbe incrinare altri delicati equilibri. Come ha dichiarato Fabrizio Truono, rappresentante della Cisl-sanità “il funzionamento al 25% delle sale operatorie all’ospedale di Avezzano porterà a un ulteriore ridimensionamento dei posti letto. E’ opportuno, che il manager della Asl Giancarlo Moroni, convochi immediatamente le organizzazioni sindacali al fine di discutere del problema, ed evitare caos organizzativi e disagi ai pazienti costretti a viaggiare, e al personale che negli ultimi ha già fatto sacrifici per mantenere i reparti aperti e garantire ai cittadini un’assistenza decorosa”.
La richiesta da parte delle forze sindacali di un tempestivo confronto con il direttivo della Asl, trae fondamento dalla consapevolezza che il processo di ammodernamento e messa a norma, di per sé necessario, potrebbe sconvolgere l’assetto occupazionale attualmente presente nel distretto sanitario marsicano.
La ristrutturazione del “SS. Filippo e Nicola” infatti, comporterà una riorganizzazione generale delle aziende ospedaliere riunite della Marsica. Agli ospedali di Tagliacozzo e Pescina ad esempio, occorreranno una ventina di infermieri e operatori sociosanitari che quasi sicuramente verranno prelevati dalla struttura di Avezzano. Una situazione che andrà pianificata con estremo rigore dati i tempi previsti per il completamento dei lavori: potrebbero essere due, come cinque lunghi anni.
Giovanna Di Carlo
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