Osservazioni al Piano regolatore portuale pescarese

22 Marzo 2012   08:51  

“Terremo in debita considerazione le osservazioni presentate dagli armatori di Pescara in merito al Piano regolatore portuale. Conosciamo e siamo consapevoli dei danni arrecati al nostro porto canale e all’intero comparto commerciale dello scalo dalla scellerata realizzazione della diga foranea, figlia della fretta e dell’assenza di approfondimenti che ne determinarono una costruzione sicuramente ingenerosa e discutibile. Il nuovo Piano regolatore portuale ha invece l’obiettivo di risolvere le problematiche determinate dalla stessa diga e mai consentiremmo la realizzazione di opere che, anche solo ipoteticamente, possano aggravare i danni attuali. A tal fine, esaminate le osservazioni, le sottoporremo ai progettisti dell’opera che dovranno dare alla città risposte chiare, esaustive e soprattutto dovranno fugare ogni dubbio”. Lo ha detto l’assessore alle Problematiche portuali del Comune di Pescara Vincenzo Serraiocco intervenendo nel dibattito determinato dalle osservazioni al Piano regolatore portuale presentate da alcuni armatori.

“Ho letto con estrema attenzione le ipotesi degli armatori circa i rischi che sarebbero, a loro dire, connessi con l’ampliamento del porto stesso e con la deviazione verso nord-est dell’imboccatura – ha detto l’assessore Serraiocco -, intervento che addirittura, secondo gli stessi portuali, potrebbe aggravare o comunque ripetere gli odierni problemi di insabbiamento della struttura. Secondo i dati di cui a oggi disponiamo, tale prospettiva sembrerebbe smentita: leggendo la relazione, infatti, emerge che l’allungamento della foce, la forma sinuosa e lo sbocco verso nord sono statti progettati proprio per evitarne l’insabbiamento, permettendo al fiume di depositare il limo a una profondità maggiore di quella attuale senza creare una sbarra alla foce. Lo sbocco a nord è stato verificato anche con modelli idrodinamici e risulta essere la posizione migliore per proteggere la foce dai mari dominanti, pur consentendone la navigazione. Nel dettaglio, la forma sinuosa serve a dissipare il moto ondoso che entra all’interno proprio per effetto delle dighe curve e a non ostacolare il deflusso fluviale e la presenza, prevista, di tre darsene separate serve a ottimizzare le attività del porto e a migliorare le condizioni di sicurezza. Infine la separazione dalla foce, ossia dal porto canale, è stata identificata come la soluzione migliore per evitarne l’insabbiamento. Per quanto riguarda, poi, l’aspetto economico – ha proseguito l’assessore Serraiocco -, l’importo previsto dal Piano riguarda la realizzazione delle opere nella loro totalità, il che non presuppone un impegno finanziario in un unico blocco. Gli interventi saranno quindi attuati per lotti funzionali, in ordine di priorità, a partire dalla soluzione del problema dell’insabbiamento, quindi anche il reperimento delle provviste finanziarie occorrenti avverrà man mano per le singole opere. Tuttavia prenderemo in esame le osservazioni degli armatori, sottoponendole ai tecnici, ai progettisti, eventualmente promuovendo anche un momento di confronto, perché il Piano regolatore portuale deve nascere dalla massima condivisione della città che oggi non può permettersi di ripetere gli errori della diga foranea”.


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