PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO - MONTI DELLA LAGA

28 Giugno 2012   10:35  

PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO - MONTI DELLA LAGA

Il cuore di questo recente grande Parco, il Corno Grande, con i suoi 2914 metri di roccia calcarea, era conosciuto fin dagli antichi romani; il FISCELLUS MONS ombelico d'’Italia. Diversa sorte è toccata ai vicini monti della Laga, rimasti sconosciuti ai più fino ad almeno venti anni fa.
Una diversità anche e soprattutto geologica, che ha contribuito a caratterizzare l'’ambiente dei due massicci: di natura carsica il Gran Sasso, povero di acque superficiali e di alberi, soprattutto nel versante aquilano; formato da rocce marnoso-arenacee; ricca di torrenti e cascate d'’acqua, la Laga coperta da boschi rigogliosi, costituiti prevalentemente dal faggio, ma è pure presente l’'abete bianco, un tempo meno diffuso, oltre al rovere, al castagno, e ad una particolare associazione vegetale che vede insieme l’'acero montano, l’'olmo montano, il tiglio e il cerro.

Dal 1991, anno di istituzione del Parco, i due massicci sono accomunati dallo stesso destino. L'’intera area protetta interessa oltre l’'Abruzzo anche il Lazio e le Marche. L'’aspetto che più distingue il Gran Sasso-Laga dal punto di vista naturalistico è da ricercare nella grande diversità delle specie vegetali, soprattutto di quelle che appartengono alle fasce vegetazionali di quota: gli “endemismi”, ossia specie sopravvissute fino ad oggi dalle ultime grandi glaciazioni e che si ritrovano solo su questo massiccio.

Non da meno sono le presenze faunistiche; per tutte il camoscio d’'Abruzzo, reintrodotto nel 1993/94, la presenza straordinaria dell'’Orso Marsicano e quella più stanziale del Lupo Appenninico. Tra gli uccelli, L’'Aquila Reale, il Falco Pellegrino il Picchio Muraiolo, il Gracchio Corallino.

Più in basso nella fascia pedemontana, i borghi medioevali ancora perfettamente conservati e le innumerevoli vestigia storiche incantano il visitatore e creano suggestioni profonde.

Non da meno è la semplice ma gustosa gastronomia, ancora profondamente genuina, che affonda le sue origini nell’antica civiltà pastorale.

Estensione: 143.000 ettari Province interessate: L'’Aquila -Teramo - Pescara - Ascoli Piceno, - Rieti. Ufficio: Via Roio, 10-12 - tel. 0862401903 - fax 0862414539


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