Padre Salvatore, in arresto con altre 5 persone. Il sindaco di Ripa Teatina: "Siamo tutti colpiti"

08 Novembre 2013   16:46  

Il sindaco di Ripa Teatina Ignazio Rucci interviene in merito all’arresto del superiore generale dell’ordine dei Camilliani, padre Renato Salvatore, sacerdote originario di Ripa Teatina finito in manette qualche giorno fa assieme ad altre cinque persone.

“La vicenda giudiziaria che ha investito padre Renato Salvatore – comunica il primo cittadino in merito – mi ha particolarmente colpito. Anche l’intera cittadinanza ripese ha appreso la notizia con molto stupore. Naturalmente la Magistratura farà piena luce sulla vicenda. Padre Renato ha sempre mantenuto rapporti amichevoli con il suo paese, dove è nato nel 1955. Nell’anno 2010 è stato ospite di un Consiglio Comunale appositamente convocato e durante il quale gli è stata attribuita riconoscenza per l’importante incarico”.

A Ripa Teatina vivono ora la madre Elvira Di Ghionno e due dei sei fratelli, che abitano ancora con l’anziana madre.

L'accusa che ha portato all'arresto di Padre Renato Salvatore è pesante: per ottenere la riconferma alla guida del misericordioso Ordine, il prelato non ha esitato a far sequestrare per l’intera giornata due sacerdoti che avrebbero dovuto partecipare all’elezione. Solo così, “sottraendo” quei due voti rivelatisi decisivi al suo antagonista, padre Renato Salvatore, 58 anni, era riuscito a farsi riconfermare Superiore generale presso l’Ordine dei Ministri degli Infermi (noto come l’Ordine dei Camilliani, dal fondatore San Camillo De Lellis) lo scorso 13 maggio 2013, data-simbolo per la Chiesa (apparizione di Fatima). Ma quella votazione, adesso, è finita nella bufera: la Guardia di finanza di Roma, nell’ambito delle indagini condotte dal Gico e dalla Direzione Distrettuale Antimafia, ha arrestato lo stesso padre Renato Salvatore assieme ad altre cinque persone.


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