Il cardinale Petrocchi invita a mantenere viva l'eredità spirituale di Papa Francesco, sottolineando l'importanza di prolungare il suo messaggio di apertura e speranza.
In occasione degli incontri preliminari del Collegio cardinalizio, il cardinale Giuseppe Petrocchi, già arcivescovo metropolita dell'Aquila, ha espresso un sentito appello a preservare e prolungare l'eccezionale eredità spirituale lasciata da Papa Francesco. Petrocchi ha descritto il pontificato di Francesco come un'opportunità straordinaria offerta dalla Provvidenza, un'apertura verso prospettive che meritano di essere custodite e sviluppate nel tempo.
Durante la riunione, è stata sottolineata anche la presenza del cardinale Enrico Feroci, 84 anni, originario di Pizzoli (L'Aquila). Nonostante l'età lo escluda dalla partecipazione al prossimo conclave, la sua presenza testimonia l'importanza del contributo spirituale e pastorale dei cardinali emeriti nel sostenere la Chiesa in momenti di transizione.
L'appello di Petrocchi si inserisce in un contesto più ampio di riflessione sulla figura di Papa Francesco. I vescovi del Molise hanno recentemente dichiarato che "la storia darà conto della sua eredità", evidenziando l'impatto duraturo del suo pontificato. Inoltre, l'Atelier delle Vesti Sacre ha definito Francesco un esempio di sobrietà, sottolineando il suo stile semplice e autentico come modello per la Chiesa contemporanea.
Mentre la Chiesa si prepara a un nuovo capitolo, le parole di Petrocchi risuonano come un invito a non disperdere il patrimonio spirituale costruito da Papa Francesco. La sua visione di una Chiesa aperta, inclusiva e vicina ai più deboli rappresenta una guida per il futuro, un messaggio che, secondo Petrocchi, deve essere non solo ricordato ma attivamente prolungato.