Paradossi dell´economia: nell´aquilano aumenta la disoccupaz

28 Febbraio 2007   13:34  
Il compresorio aquilano vive da anni una crisi industiale ed occupazionale epppure il reddito procapite è superiore alla media regionale. Il dato, apparentemente contraddittorio, è confermato da una ricerca del Cresa realizzata nel contesto del progetto Equal Pacta e su incarico del Comune dell´Aquila. Secondo la ricerca, che ha interessato 44 comuni e 110mila abitanti,il tasso di disoccupazione è in crescita dal 2003 e si attesta oggi all 8,4%. Il tasso di occupazione è al 52% contro il 56% della media regionale. Ancora più preccupante è che risultano disoccupati il 40% dei giovani sotto i 24 anni e il 35% delle donne sotto i 29 anni. Nelle altre province questo valore è di 10-15 punti percentuale più basso. Sotto la media anche il numero delle nuove imprese, la dotazione di infrastrutture secondo gli indici elaborati dall´Istututo Tagliacarne, è estremamente carente: per la precisione al 73° posto tra le province italiane ed ultima in Abruzzo. Nelle aree montane del comprensorio aquilano preoccupante è lo spopolmento e l´invecchiamento della popoazione. I settori trainanti rimangono il terziario e l´edilizia e segnali positivi di crescita si registrano nell´agricoltura di qualità e nel turismo, aumentano infatti il numero di alberghi ed agriturismi. Alla luce di questi dati appare dunque soprendente che il reddito procapite sia superiore alla media regionale: 15mila euro all´anno contro i 13mila dell´Abruzzo. Molto elevato in particolare il reddito proveniente dai beni immobiliari: 33mila euro procapite contro 26mila regionali. Il problema, concludono gli analisti, è dunque non solo la crisi industriale e occupazionale, ma anche la redistribuzione della ricchezza, sempre più concentrata in poche mani. FT Nel servizio interviste Fernando Marsilii, Sviluppo Italia; Ermanno Giorgi assessore provinciale al lavoro

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