Parco Costa Teatina, Acerbo (Prc) lapidario: "Febbo si dimetta"

07 Settembre 2011   18:27  

"Questa mattina abbiamo raccolto le firme per la convocazione di un Consiglio Regionale straordinario perche' la vicenda del Parco Nazionale della Costa Teatina ha superato ogni livello di decenza. La scorrettezza dell'assessore Mauro Febbo e' intollerabile e Chiodi non puo' far finta di non sapere cosa sta accadendo mentre l'assessore competente Giuliante si gira da un'altra parte". Lo afferma in una nota Maurizio Acerbo, consigliere regionale del Prc.

"Le dimissioni di Febbo da coordinatore del tavolo Regione-Comuni - prosegue Acerbo - sono un atto dovuto perche' Febbo in primo luogo si e' preso gioco della buona fede del Consiglio Regionale. Invece di offendere l'opposizione Febbo dovrebbe ricordare che si e' autocandidato a quel ruolo durante la discussione di una risoluzione presentata dal collega Caporale nella seduta del consiglio Regionale del 22 febbraio 2011. Il proponente Caporale giudico' positivamente l'impegno bipartisan per la concretizzazione del parco e accetto' di inserire l'indicazione di Febbo come coordinatore del tavolo istituzionale. Al fine di dare seguito all'impegno assunto con quella risoluzione ( n. 69/3 del 22.02.011) - ha detto ancora il consigliere reghionale del Prc - la Giunta istituiva il 28 marzo 2011 con la delibera n. 210 il tavolo tecnico di coordinamento - Parco nazionale della Costa teatina, formato dagli otto comuni interessati dal Parco medesimo, dalla provincia di Chieti, nonche' dall'assessore Regionale alle politiche agricole e di sviluppo rurale, forestale, caccia e pesca, nonche' dall'assessore regionale alla pianificazione, tutela e valorizzazione del territorio. In virtu' della risoluzione veniva nominato a presiedere il coordinamento l'ass. Febbo.

Con la risoluzione del Consiglio la Regione si dichiarava piu' che favorevole al Parco e sulla stessa delibera di Giunta era chiaramente scritto "che l'istituzione del parco nazionale della costa teatina rappresenta per la regione Abruzzo uno strumento che non solo permettera' di conservare e tutelare uno dei tratti piu' belli della costa adriatica, ma rafforzera' anche le norme emanate dalla regione al fine di proibire le attivita' di ricerca ed estrazione di idrocarburi liquidi nel territorio abruzzese. Secondo risoluzione e delibera - sottoliena ancora Acerbo - Mauro Febbo avrebbe dovuto coordinare un organismo finalizzato all'adozione di un progetto di perimetro Parco nazionale della Costa teatina ed alla elaborazione di norme transitorie condivise nel termine previsto dalle norme istitutive, all'esplicita finalita' di "evitare la nomina di un commissario ad acta.

Invece Mauro Febbo si e' fatto promotore di una costante opera di sabotaggio del parco ostentando con arroganza in piu' occasioni, anche con comunicati ufficiali, la sua posizione da sempre contraria. Essendo arrivati a un passo dalla figuraccia del commissariamento Febbo alza il volume e ci comunica che chiedera' ai parlamentari del PDL di abrigare la legge istitutiva del Parco. Se Febbo voleva promuovere, come ha fatto, l'opposizione al Parco non avrebbe dovuto votare risoluzione di Consiglio e delibera di Giunta ne' autoproporsi come coordinatore. Un comportamento di questo genere e' inqualificabile. Le dimissioni sono un atto dovuto".


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