Parco Nazionale d'Abruzzo, le guardie scoprono altro caso di bracconaggio e scatta denuncia

13 Dicembre 2013   14:29  

 In questi ultimi tempi si sta registrando una preoccupante recrudescenza del fenomeno del bracconaggio ai danni della fauna protetta del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise (Pnalm), che - secondo l'ente - ha assunto i connotati di un vero e proprio assedio.
Infatti, la notte tra il 10 e l'11 dicembre scorsi un altro bracconiere e' stato bloccato dalle guardie del Parco, in flagranza di reato avendo appena abbattuto, in piena notte, un esemplare di cinghiale in localita' "Trio" del Comune di Collelongo, ricadente nella Zona di Protezione del Parco.

Al bracconiere (E.V., nativo di Trasacco, ma residente a Colllelongo) le guardie hanno sequestrato fucile e cartucce. E' stato disposto anche il sequestro giudiziario della carcassa del cinghiale, quale corpo del reato, e il responsabile dell'atto e' stato denunciato all'autorita' giudiziaria.

Questo - commenta l'ente Parco - e' solo l'ultimo, in ordine di tempo, di una preoccupante serie di atti di bracconaggio ai danni della fauna protetta, contro i quali il Servizio di Sorveglianza ha messo a segno diverse operazioni di contrasto cui e' stata sempre data tempestiva informativa.


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