Parco costa teatina: l'istituzione verso lo slittamento di un anno, evitato il commissariamento

Cronache dall'Emiciclo

27 Novembre 2012   16:12  

''Lo slittamento di un anno, al 31/12/2013, della conclusione del procedimento dell'istituzione del Parco della Costa Teatina; l'istituzione di un Tavolo prettamente tecnico composto da professionisti della Regione Abruzzo, Provincia di Chieti e Comuni ricadenti sulla fascia interessata al fine di coadiuvare e affiancare il Tavolo di coordinamento affinché si arrivi ad una definitiva e concreta proposta da sottoporre al Ministero dell'Ambiente da integrare, soprattutto, al Progetto Territoriale della Costa dei Trabocchi già avviato e finanziato con fondi FAS".

Queste le proposte approvate in Consiglio Regionale in una risoluzione presentata dall'assessore alle Politiche agricole e coordinatore del Tavolo Mauro Febbo.

A causa della mancanza del numero legale e di conseguenza dello scioglimento del Consiglio regionale, la risoluzione verra' votata nella prossima seduta dell'assise regionale.

"Bisogna registrare - spiega Mauro Febbo - che il Ministero dell'Ambiente ha risposto dopo un anno dalla nostra proposta del'Parco a Isole' avanzando di nuovo l'ipotesi di perimetrazione risalente al 2008.

Quindi il Dicastero non ha tenuto conto né delle indicazioni del Tavolo tecnico né delle perimetrazioni presentate da alcune amministrazioni. In più occasioni il sottoscritto ha chiesto ai Comuni interessati atti deliberativi contenenti l'adesione alla proposta avanzata dal Ministero dell'Ambiente o, in alternativa, altre ipotesi di perimetrazione oppure, quanto meno, adesioni di massima, seppur generiche, all'istituzione del parco ma si sono avuti riscontri con esiti divergenti.

Mentre altri Comuni hanno chiesto di conoscere lo studio scientifico posto alla base della proposta del parco in esame.

Infatti, - rimarca Febbo - voglio ricordare che i Comuni di San Vito Chietino, Rocca San Giovanni e Torino di Sangro si sono espressi in maniera contraria all'istituzione del Parco, il Comune di Ortona, sia con la precedente amministrazione sia con l'attuale, non ha inviato alcun atto deliberativo mentre il Comune di San Salvo ha trasmesso un atto del Commissario dove oggi invece vi è in carica un sindaco che vorrebbe riportare l'argomento all'attenzione di un consiglio legittimato dalle recenti elezioni.

Inoltre, all'istituzione del Parco consegue, automaticamente, l'introduzione sul territorio di una serie di divieti generali (vigenti su tutto il territorio del Parco) e di divieti graduati sulle diverse 4 "zone" in cui il territorio del Parco verrebbe suddiviso dove i portatori di interesse come agricoltori, artigiani, aziende, cooperative, organizzazioni sindacali si sono espressi in maniera nettamente contraria.

"Pertanto - continua Febbo - alla luce di quanto esposto, della non compattezza delle amministrazioni interessate e, soprattutto, di come conciliare e integrare il Progetto territoriale della Costa Teatina già in itinere, è opportuno chiedere ancora un anno di tempo per lavorare con l'ausilio di un Tavolo Tecnico per arrivare ad una eventuale proposta definitiva di perimetrazione tenendo conto di tutti gli attori e di tutte le istanze del territorio".

"La valorizzazione di una parte di territorio è innanzitutto partecipazione - conclude Febbo - oltre ad essere conservazione degli ecosistemi di pregio e incentivazione per concreti modelli di sostenibilità. La proroga serve a offrire un'importante occasione di recupero per i soggetti titolati e rientrare con i tempi nella procedura ordinaria evitando confusione e pasticci burocratici".

 

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