Parroco scomunicato dopo l'omelia contro Papa Francesco: 'Un usurpatore'
La replica: 'Me ne vanto, ci faccio una cornice'
Il caso dell'omelia controversa tenuta da Don Ramon Guidetti continua a far discutere, con il 48enne parroco di San Ranieri a Guasticce, nel Livornese, che è stato scomunicato dal vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti. Durante l'omelia, Guidetti aveva dichiarato pubblicamente che Papa Francesco "non è il Papa", ma un "usurpatore", scatenando una serie di polemiche.
Il parroco si difende dalle accuse e afferma di non pentirsi delle sue parole, anzi, annuncia che "farà una cornice alla scomunica". Le dichiarazioni di Don Ramon Guidetti contro Papa Francesco erano già state avanzate nelle scorse settimane, ma hanno raggiunto l'apice dopo la messa del 31 dicembre, durante la quale ha manifestato il suo contrasto nei confronti del Papa e della Chiesa.
Guidetti sostiene che Benedetto XVI, alla sua morte un anno fa, era ancora in carica, invalidando così il suo atto di rinuncia del 2013. Dopo la celebrazione, il parroco ha volontariamente lasciato la parrocchia a lui affidata. Il vescovo di Livorno ha emesso un atto formale dichiarando che il sacerdote si è posto fuori dalla comunione con la Chiesa.
Il vescovo Giusti aveva cercato di comprendere le ragioni del dissenso durante un incontro precedente a Natale, ma il contrasto è emerso ancora più forte durante la celebrazione di San Silvestro, quando il sacerdote ha pronunciato un'omelia con affermazioni scismatiche.
In risposta al provvedimento di scomunica, il vescovo ha emanato un Decreto dichiarando che Don Ramon Guidetti è incorso automaticamente nella scomunica latae sententiae, sospeso a divinis e rimosso dall'ufficio di parroco della parrocchia di San Ranieri in Guasticce.
La risposta di Guidetti non si è fatta attendere. Durante una trasmissione radiofonica condotta da Alessandro Minutella, anch'esso precedentemente scomunicato nel 2018 per aver attaccato il Pontefice, il parroco ha dichiarato di essere sereno e tranquillo. Ha espresso stupore per la rapidità con cui è stata presa la decisione e ha annunciato che farà una cornice al decreto di scomunica, affermando di vantarvisi ben volentieri. Ha anche manifestato amarezza per quella che considera una mancanza di compassione da parte della Chiesa, che dovrebbe essere materna ma che percepisce come una tiranna.
