Pastore e la modifica dell'Art. 21 della Costituzione

05 Ottobre 2009   20:17  

Pastore (Pdl) presenta disegno di legge di modifica dell'art. 21 della Costituzione. "Porre un limite all'imbarbarimento della vita politica e civile".

Il Senatore Andrea Pastore (Pdl), Presidente della commissione bicamerale per la semplificazione della legislazione, presenta oggi in Senato un disegno di legge per modificare l'articolo 21 della Costituzione.
"Solo chi non vede o fa finta di non vedere può credere che l'uso diffamatorio e calunnioso di certa stampa, soprattutto negli ultimi tempi - afferma Pastore - possa andare avanti senza un più preciso indirizzo legislativo. Troppo fango viene gettato senza che i responsabili subiscano le giuste conseguenze".
"Per questo motivo presenterò oggi stesso - annuncia il Senatore del Pdl - una proposta di modifica Costituzionale dell'articolo 21 per vietare le pubblicazioni lesive della dignità della persona o del diritto alla riservatezza.
"Con questo intervento - precisa Pastore - non mi illudo di certo che si possa, miracolosamente, porre fine all'imbarbarimento della vita politica e, più in generale, della vita civile cui stiamo assistendo soprattutto in quest'ultimo anno. La causa prima risiede nella perdita da parte degli organi di informazione di ogni rispetto per la dignità della persona. Ritengo però che l'opinione pubblica e le istituzioni vogliano contrastare tali fenomeni".
"Si può ritenere incontestabile e da condividere la scelta del Costituente - dichiara il Senatore Pastore - di affermare il principio imprescindibile per cui «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione» e che «La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure». Ma non sfuggiva certo al legislatore del tempo che la stampa poteva essere facile strumento per offendere valori individuali e sociali che meritavano eguale se non maggior tutela prevedendo nei commi successivi la possibilità di procedere a sequestro della carta stampata fissando alcune condizioni ben precise e stringenti che limitano in modo adeguato e ragionevole tale fondamentale libertà."
"Questa disciplina - fa notare Pastore - è apparsa però, dopo oltre sessant'anni di vigenza, del tutto insufficiente. La persona che viene offesa nella propria dignità o nella propria privacy dalla diffusione di particolari della propria esistenza, che non hanno rilevanza pubblica, è privo di una sufficiente tutela nonostante il diritto alla riservatezza sia espressamente previsto dalla legge che ne ha istituito un apposito garante".

(andreapastore.it)

Galleria Immagini

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore