Patto di stabilità e debiti con le imprese: Pezzopane sottoscrive mozioni PD

Rivedere e allentare i vincoli del patto di stabilità interno, per consentire la ripresa degli investimenti dei Comuni e permettere che il pagamento dei debiti che la Pubblica Amministrazione ha nei confronti delle imprese non incida sul pareggio di bilancio strutturale del Paese, per tutto il periodo ritenuto necessario per l'azzeramento dei debiti pregressi accumulati.

Questo il contenuto di due mozioni, sottoscritte dalla Sen. Stefania Pezzopane.
Con la prima, che porta la prima firma del Sen. Massimo Caleo (PD), si impegna il governo, “ad adottare misure urgenti per sbloccare, sottraendoli ai vincoli del patto di stabilità interno i pagamenti dei Comuni per un importo pari a circa 9 miliardi di euro da impegnare per spese in investimenti e a rivedere le regole del Patto di stabilità interno prevedendo il pareggio di parte corrente al fine di consentire la ripresa degli investimenti dei Comuni”.
L’altra, di cui è prima firmataria la Sen. Leana Pignedoli (PD), è volta ad “adottare ogni iniziativa indispensabile per concordare con la Commissione Europea un piano straordinario, di natura una tantum, per il pagamento dei debiti pregressi delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese creditrici, che preveda che l'uscita di cassa non vada ad incidere sul pareggio di bilancio strutturale del Paese; e ad adottare, nelle more dell'adozione del Piano straordinario, misure correttive della disciplina vigente in materia di pagamenti dei debiti pregressi”.
“Entrambe le misure sono necessarie a consentire una boccata d’ossigeno, per la ripresa economica del paese- ha commentato la Sen. Pezzopane - L’obiettivo è di far ripartire l’economia, attraverso gli investimenti dei comuni, che, al momento, sono bloccati dai rigidi vincoli dal patto di stabilità.
Sbloccare le risorse significa per i comuni e la P.A. poter investire in opere pubbliche e servizi, soprattutto sociali, far ripartire l’economia, pagare le imprese creditrici e interrompere la crisi sociale ed economica”.