Pd: piano sanitario taglia il pubblico e grazia i privati

15 Luglio 2010   14:45  

Prevedibili reazioni cirtiche al piano di riordino sanitario regionale. Protestano i piccoli ospedali. E il Pd accusa: Chiodi punisce gli ospedale publbici e salva i privati. Dichiara infatti Silvio Paolucci, segretario regionale del Pd abruzzese:

'' Ecco la visione della sanità per il centrodestra: un pallottoliere. Chiodi si è limitato a fare da ragioniere, punendo la sanità pubblica e graziando quella privata. Ma non c'é una sola risposta adeguata alle liste d'attesa, e i cittadini continueranno a passare ore e ore in coda per un esame". L commentando le anticipazioni di stampa sul piano operativo che Chiodi sta per presentare alla firma a Roma. "Chiodi impone agli abruzzesi un piano senza il minimo coinvolgimento di chi quei tagli li vivrà sulla propria pelle - dice Paolucci - il suo riformismo sarebbe solo quello di chiudere i servizi e trasformare in un privilegio anche il diritto alla salute. Mentre ha il dovere di dire anche quali servizi vengono trasformati, quali saranno creati ex novo, e deve dirlo territorio per territorio, struttura per struttura, garantendo una credibile rete di emergenza urgenza senza la quale nessun taglio di questa portata può essere sopportato. I sindaci, i cittadini, gli operatori sanitari vanno coinvolti pienamente, con il diritto di formulare proposte alternative. Su questo noi siamo pronti a confrontarci e collaborare notte e giorno". Ma per aprire un confronto il Pd chiede alcuni paletti, "che i tagli non si limitino al pubblico e che si inizi a ragionare di integrazione socio-sanitaria". "Distinguere sanità e assistenza - dice il segretario del Pd - è frutto di una visione vecchia dello stato sociale, fuori dalla storia e fuori dalla modernità. Chiodi si renda disponibile ad un riequilibrio severo del rapporto fra pubblico e privato: tagliare solo 70 posti al privato, presumibilmente quelli della clinica aquilana crollata per il terremoto, è una sonora presa in giro per i tanti cittadini e operatori che si ritroveranno a fare i conti con servizi tagliati, mentre il privato non viene toccato. Alla fine la riforma della sanità di Chiodi può racchiudersi in tre slogan: nessun investimento, solo tagli ai cittadini ed al sistema pubblico e lunghe file d'attesa per qualsiasi esame".


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