Pdl a Pescara, due partiti divisi in tre

I congressi, si sa, portano strascichi politici importanti ed in un partito che non ne ha mai fatti, oltretutto della mole della PDL se non si giunge ad un accordo prima si può andare facilmente allo scontro.

Degno di nota in regione è stato quello di Pescara per un'importante anomalia, primo congresso "al mondo" ad essere svolto insieme ad un altro partito, seppur locale, ma fortemente radicato sul territorio, la lista Pescara Futura di Carlo Masci.

Insomma due partiti a congresso con il leader di Pescara Futura impegnato nel tesseramento per il PDL e a sostegno nell'assise comunale di Federica Chiavaroli, consigliera regionale eletta nel listino di Gianni Chiodi e in quella provinciale di Lorenzo Sospiri, coordinatore uscente e consigliere regionale.

Fatto strano, quindi che un congresso della PDL accetti l'ingombrate tesseramento di un leader di altro partito, soprattutto se quest'ultimo risulta determinante per l'elezione del gruppo dirigente.

Nazario Pagano, Presidente del Consigio Regionale in carica, è risultato minoritario rispetto agli altri quattro coalizzatisi (Lorenzo Sospiri, Federica Chiavaroli, Alfredo Castiglione che per un breve periodo confluì in FLI e, appunto Carlo Masci).

Questo ha comportato la spaccatura delle due forze politiche in tre pezzi, da un lato Sospiri, Chiavaroli e Castiglione, al centro Carlo Masci e dall'altro Nazario Pagano ed una serie di assessori comunali.

Ora la PDL a Pescara ha eletto Sospiri come coordinatore provinciale e la Chiavaroli comunale, donando comunque a Pagano il 35% delle preferenze ed un bel problema per la maggioranza del partito, senza Pagano in comune la vita si fa dura, ma in provincia il Governo Testa cade.

Così nell'analisi di Pagano appare chiaro il messaggio alla soluzione dell'anomalia Masci e la richiesta di unità agli altri quattro maggiorenti.

Certo due partiti divisi in tre è veramente una situazione buffa, chissà che ne penseranno gli elettori?