Pensionati alla fame: i sindacati reclamano equità e giustizia

07 Dicembre 2012   12:55  

"Il tempo e' scaduto, vogliamo equita' e giustizia sociale perche' non e' possibile che a pagare siano sempre e solo le fasce piu' deboli del paese".

E' questo l'appello lanciato dai segretari regionali Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil Giovanna Zippilli,Lucio De Mattheis,Gianni Orsini ai Prefetti e ai Sindaci delle citta' piu' grandi d'Abruzzo.

Oggi e' la giornata di mobilitazione nazionale dei pensionati con presidi in tutto l'Abruzzo per le politiche di rigore messe in atto fino ad adesso.

"In tanti - annunciano i sindacati - diremo al governo che e' ora che intervenga per tutelare i redditi da pensione, per rilanciare welfare e sanita', per ridurre il peso del fisco e per affrontare la questione irrisolta della non autosufficienza.

Nessuna politica di rilancio sara' possibile ignorando la condizione degli anziani, che costituiscono il 20% della popolazione. Se si continuera' in questo modo i consumi degli anziani si ridurranno ulteriormente e sara' sempre piu' difficile per l'Italia uscire dalla recessione e dalla crisi.

Gli anziani inoltre non potranno piu' svolgere quel ruolo sociale fondamentale di aiuto anche economico alle famiglie dei loro figli e nipoti, spesso disoccupati.

"E' arrivato il momento - sono sempre i sindaati - che ci si sieda ad un tavolo e si risolvano i problemi che ogni pensionato e' costretto a vivere quotidianamente per superare le difficolta' derivanti dalle misure vessatorie adottate dal governo.

Un fondo per la non autosufficienza, l'incremento del fondo per le politiche sociali,misure per contrastare la caduta del potere d'acquisto delle pensioni: sono tutte richieste che piu' volte abbiamo fatto al governo e sulle quali chiediamo ora delle risposte", concludono i sindacati.


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