ROMA - Sempre più gente viene letteralmente perseguitata dai Call Center.
Telefonici, dell'energia, della TV a pagamento o di altro ricevono i numeri da altre società a cui noi abbiamo dato i nostri dati in buona fede o ne sono a conoscenza perché già abbonati ad un servizio di quella stessa compagnia.
Così si iniziano a ricevere anche più chiamate al giorno, sempre nelle ore in cui pranziamo o ceniamo in famiglia o fuori, oppure nel weekend quando magari siamo in gita fuori porta.
Siete stufi di questa persecuzione?
Un articolo de La Stampa a firma Paolo Baroni riprende un vademecum appena diffuso dal Garante per la Privacy.
Innanzitutto bisogna provvedere alla rimozione della propria utenza telefonica dagli elenchi a disposizione di chi effettua la promozione chiedendolo semplicemente al proprio gestore.
Altra soluzione è invece quella di iscriversi semplicemente al Registro Pubblico delle Opposizioni, in modo da restare visibile nell'elenco, ma rendere il primo recapito ancora consultabile ma non più utilizzabile a fini promozionali.
Scegliendo quest'ultima soluzione si esercita il diritto, previsto dal Codice della Privacy, ad opporsi al trattamento dei suoi dati personali a fini promozionali. Il servizio è gratuito e vi si può accedere tramite cinque modalità: modulo elettronico sul sito, posta elettronica, telefono, lettera raccomandata o fax.
Se il recapito è riservato, non è possibile l’iscrizione nel Registro delle Opposizioni e, di conseguenza, per evitare le telefonate dai call center bisogna esercitare i normali diritti del Codice della Privacy chiedendo direttamente al promotore che è il titolare del trattamento, come ha ricevuto i dati ed eventualmente chiedere la cancellazione.