Pescara-Vicenza 6-0, le pagelle dei biancazzurri

Insigne, Verratti e Immobile i migliori: Anania spettatore

01 Maggio 2012   17:40  

Ennesima grande prova del Pescara di Zdenek Zeman che supera con un tennistico 6-0 i "cugini" del Vicenza. Per i biancazzurri è la terza vittoria di fila nelle ultime tre gare dove sono state segnate la bellezza di 14 reti senza subirne nessuna.

E' il capolavoro di una squadra che merita ampiamente di salire in serie A.

LE PAGELLE

Anania sv: Il "Giaguaro" è spettatore non pagante della gara dell'Adriatico. Gli attaccanti vicentini non lo impensieriscono quasi mai e lui può godersi, da posizione privileggiatissima una grande partita.

Balzano 7: Menomale che alla vigilia aveva avuto qualche problemino, altrimenti la sua fascia, quest'oggi, sarebbe stata da rizzollare.

Capuano 6,5: Molto meno impegnato del solito, si limita a guidare la difesa da leader. Gli attaccanti del Vicenza sono nettamente meno vivaci di Insigne e Immobile e non gli danno particolari grattacapi.

Romagnoli 6,5: Siccome dalle sue parti ci si annoia, decide di andare a trovare fortuna in avanti. E al 12', per poco, non sfiora il gol abilmente imbeccato da un sontuoso Marco Verratti.

Bocchetti 7: E'la piacevole conferma di giornata. Zeman lo preferisce a Zanon e lui lo ripaga con una buona gara anche se oggi sarebbe stato difficile per chiunque sfigurare in questo Pescara.

Verratti 8: Signori e signori ecco a voi il pilastro della nazionale italiana dei prossimi dieci anni. Incredibile la sua prova, sforna assist a ripetizione e i suoi lanci sono letteralmente impregnati di polvere di stelle. L'unico neo della sua gara è quell'ammonizione che gli impedirà di scendere in campo a Grosseto.

Cascione 7: Ricama la manovra dei suoi neanche fosse Penelope. Dopo un periodo in cui ha sofferto un leggero calo fisico sembra essere tornato al livello dei tempi migliori.

Nielsen 7,5: Quando segna lui, si vince 6-0. Stregonerie a parte è la diga del centrocampo biancazzurro. Spezza la manovra avversaria ed è subito pronto a rilanciare il contropiede: ultimamente ha trovato anche un buon feeling con il gol, anche se lo si era sempre sospettato visto che il danese è uno a cui piace, e non poco, tirare da fuori.

Insigne 8 (il migliore): Se gli fosse stata convalidata quella rovesciata molto probabilmente Aurelio De Laurentiis avrebbe già prenotato il primo volo diretto a Pescara per riprendersi il suo gioiellino. Se il Pescara è la risposta italiana al Barcellona, per gioco e intensità, lui è il "Messi biancazzurro": dribbla, inventa, tira e segna. Che sia in un momento di grazia lo dimostra anche la sua seconda rete: tiro o cross? Poco importa, l'importante è che "Il Magnifico" come lo chiamano da queste parti sia in forma smaliante per questo finale di campionato.

Immobile 7,5: Un gol e mezzo gli bastano per guadgnarsi anche oggi gli applausi dei suoi tifosi. Visto che Pisano gli rovina il primo gol, si rifà con gli interessi poco più tardi scagliando alle spalle di Pinsoglio una pennellata che nessuno gli può contestare. Evidentemente, il suo ventiseisimo gol stagionale voleva farlo proprio oggi.

Caprari 6,5: Quando hai come compagni di reparto gente come Immobile e Insigne anche una discreta prestazione passa inosservata. Eppure, l'ex romanista si sta dimostrando con il passare delle giornate un acquisto azzeccato, ora però deve impegnarsi affinchè il gol di Varese non sia l'unico stagionale.

Sansovini 7: Ormai è così. Entra e segna. Il capitano dimostra tutta la sua esperienza senza dire neanche una parola per la terza panchina di fila, poi quando tocca a lui toglie la pettorina e la butta dentro. E sono quindici.

Maniero 6: Subentra a Immobile e sforna l'assist per il 6-0 di Nielsen.

Zanon sv: Subentra a partita in corso, ma il risultato è già chiuso.

Zeman 9: "Sparita Zemanladia? Mo ce la faccio vedere io". Parola di un rugoso e fumoso boemo, in una conferenza stampa di qualche settimana. Poche dichiarazioni, quasi centellinate, ma sempre giuste, quelle del tecnico biancazzurro che, come in altri casi, si è rivelato profetico in quell'occasione. Il suo Pescara è una meraviglia per gli occhi di chi ama questo sport e offre costantemente un divertimento sano, vero e leale all'insegna dei valori di un calcio che si fonda ancora sullo spettacolo e non sul denaro. Avrà anche vinto poco, ma quando c'è lui in panchina non ci si annoia mai.

Daniele Polidoro


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