“Ventimila persone che nella sola giornata di svolgimento del Triathlon, domenica 12 giugno, hanno gravitato su Pescara, 1.365 atleti, che con accompagnatori e familiari hanno raggiunto le tremila unità, che per tre giorni hanno vissuto il nostro territorio, facendo registrare ad alberghi, ristoranti, strutture ricettive, il tutto esaurito. Sono questi i numeri dell’Iron Man che per Pescara è stato molto più che un semplice evento sportivo, ma è stata una manifestazione di ‘economia turistica’ che ha rilanciato la nostra immagine di città-motore economico”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia nel corso della conferenza stampa odierna convocata per tracciare un bilancio della manifestazione, svoltasi da mercoledì a lunedì scorsi. Presenti stamane anche il Prefetto Vincenzo D’Antuono, il Presidente della Provincia Guerino Testa, il questore Paolo Passamonti, il Comandante dei Carabinieri Marcello Galanzi, il Comandante della Guardia di Finanza Franco Ceccarini, i rappresentanti di Vigili del Fuoco e Direzione Marittima, il comandante della Polizia municipale Carlo Maggitti, con il capitano Mario Fioretti, gli assessori comunale e provinciale allo Sport Nicola Ricotta e Aurelio Cilli, il Responsabile del Servizio 118 Emanuele Cherubini, Michele Russo, organizzatore dell’evento, Riccardo Ciferni, Presidente del Consorzio Imprese Balneari dell’Adriatico, ed Emilio Schirato, Presidente di Federalberghi.
“Pescara nei tre giorni della manifestazione – ha detto il sindaco Albore Mascia - ha saputo superare una grande prova di sforzo, trasformandosi in un contenitore elastico, sopportando un afflusso di utenti straordinario nonostante la chiusura al traffico di due assi viari tra i più strategici, ossia quello ovest, di collegamento con l’entroterra, e quello rivierasco, di unione con la parte nord, senza contare che anche a Montesilvano era chiusa la via Nazionale e addirittura la circonvallazione. E oggi ho voluto accanto a me gli stessi operatori economici perché è evidente che quell’evento ha determinato un ritorno importante, generando un indotto che ora dovremo saper conservare e comunque rappresentando una vetrina in termini di immagine fondamentale. Nei giorni scorsi, agli amici cronisti che mi hanno chiesto commenti sulla manifestazione, ho risposto semplicemente con un aggettivo: ‘spettacolare’. E spettacolari sono stati i numeri di quell’evento dai quali occorre ripartire: 1.365 gli atleti iscritti alla gara, una media di tremila presenze giunte da fuori Abruzzo comprendendo gli accompagnatori, perché i professionisti sono arrivati a Pescara con il proprio team e preparatori atletici, i più sportivi, coloro che non praticano il Triathlon per mestiere ma che comunque hanno voluto cimentarsi nella prova fisica, hanno portato con sé le famiglie. Ben 49 i paesi rappresentati, e bastava fare un giro nelle vie del centro per accorgersene: abbiamo sentito accenti del nord Italia, Bergamo, Bolzano, Verona, ma anche gli accenti d’Europa e del mondo, dalla Gran Bretagna alla Germania, alla Francia alla Spagna agli Stati Uniti. Ben 15mila le persone che nella giornata di domenica 12 giugno si sono riversate su Pescara solo per assistere all’evento, in tutto circa 20mila persone che per tre giorni hanno gravitato sul nostro territorio, numeri comunque incredibili che testimoniano quanto lo sport possa essere da volano per il turismo in una città che non offre solo infrastrutture all’avanguardia, ma offre anche spazi aperti naturali in cui poter ospitare simili eventi e la giornata di domenica ne è stata la chiara dimostrazione. Ma veniamo all’indotto: le 3mila persone presenti sul territorio per la gara hanno mangiato, dormito e vissuto nella nostra città per diversi giorni. E le nostre strutture ricettive hanno registrato numeri record, il tutto esaurito. Alberghi strapieni, addirittura posti letto esauriti anche nei bed and breakfast sorti in pieno centro, ristoranti e concessioni balneari che hanno sostenuto un ritmo di lavoro a pieno regime, quasi da ferragosto, con l’emissione di migliaia di scontrini, per poter soddisfare la domanda del territorio. Una domanda dinanzi alla quale, e lo dico con orgoglio, Pescara si è saputa dimostrare all’altezza. Non abbiamo registrato una sbavatura, non una protesta per un albergo inadeguato o per un servizio mal gestito. Tutt’altro: ho incontrato decine di turisti che, avendo saputo che ero il sindaco della città, mi hanno rivolto complimenti commoventi, decantando la bellezza del nostro territorio, della nostra spiaggia, del nostro cento urbano. Si sono complimentati per i nostri servizi, per la vitalità economica del territorio, per una classe imprenditoriale giovane e per l’accoglienza ricevuta, per il calore con il quale si sono sentiti ospitati, dopo aver praticamente mobilitato e festosamente bloccato mezza città, eppure senza aver registrato una sola protesta dal territorio che ha saputo dimostrare quell’entusiasmo adeguato per una città di livello realmente europeo, una città che sa riconoscere l’evento che può rappresentare un trampolino anche economico e sa dimostrare la conseguente maturità. Al successo dell’iniziativa – ha ancora sottolineato il sindaco Albore Mascia - hanno contributo le centinaia di uomini e donne della Polizia di Stato, dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco, Polizia municipale, Protezione civile, che hanno presidiato in modo impeccabile il territorio. E a loro va il mio plauso più sincero, un plauso personale ma anche a nome della città che si è sentita assistita e sostenuta. Qualche critica l’abbiamo letta in merito alla viabilità, ma anche in questo caso, con il Capitano Mario Fioretti, che in quei tre giorni è stato incessantemente sulla strada per coordinare le operazioni, vorrei rileggere quelle critiche: nella sola giornata di domenica 12 giugno abbiamo sostanzialmente chiuso al traffico e alla sosta mezza città, ossia via del Circuito, dal confine con Villa Raspa di Spoltore, sino alla golena nord, proseguendo senza soluzione di continuità sul lungomare Matteotti, viale Riviera nord sino al confine con Montesilvano, e poi abbiamo interdetto alla circolazione e alla sosta delle auto anche decine di strade del centro, come un tratto di via Leopoldo Muzii, viale Regina Elena, viale Sabucchi, viale Regina Margherita, in ogni caso per lasciare liberi i percorsi riservati a nuoto, bici e corsa. Parliamo di centinaia di chilometri della città chiusi alle auto eppure i numeri di quella giornata ci parlano di sole 25 auto rimosse perché lasciate in divieto di sosta sulla riviera nonostante l’imponente campagna di informazione porta a porta condotta dalla stessa Polizia municipale. In tutto abbiamo stampato oltre tremila volantini informativi lasciati sulle auto parcheggiate già dal martedì precedente la gara, nelle cassette delle lettere dei residenti, nei negozi, negli esercizi pubblici, all’interno delle concessioni balneari. Non era possibile non conoscere l’evento che Pescara avrebbe ospitato domenica, e comunque mi preme ribadire che sole 25 auto rimosse è un successo pieno. Non solo: qualcuno ha parlato di ingorghi e proteste per presunte colonne d’auto. Bene, in realtà, l’unica colonna si è registrata in via Nazionale Adriatica nord per la chiusura, come dicevo, della strada sul territorio di Montesilvano, anche in questo caso per ospitare la gara, ma in ogni modo parliamo di una colonna che si è risolta in pochi minuti e che ha visto la presenza dei nostri agenti che hanno aiutato gli automobilisti a defluire su strade alternative. Non solo, ricordiamo infatti che Iron Man si e’ svolto in concomitanza con lo svolgimento delle elezioni referendarie che hanno visto muoversi oltre 86mila 969 persone affluite comunque e senza problemi ai seggi, ricordando che la chiusura di alcune strade al traffico è iniziata il mercoledì precedente la gara e si è conclusa solo alle 24 del lunedì, ultimo giorno di voto. E infine come non ricordare lo sforzo sostenuto in modo esemplare dalle nostre macchine del pronto soccorso che hanno fornito un’assistenza sanitaria tempestiva a chiunque ne avesse bisogno. Ma non basta – ha ancora detto il sindaco Albore Mascia -: l’evento è stato straordinario anche dal punto di vista dell’immagine se pensiamo che un’emittente radiofonica della portata di Radio Dee Jay ha promosso per mesi, prima e dopo l’evento, la tappa di Pescara e con essa l’immagine della città stessa, con parole di esclusivo apprezzamento per quanto il capoluogo ha saputo esprimere, mostrando al pubblico le sue attrattive come città adatta per le vacanze dell’estate 2011, tanto che molti hanno già prenotato una camera d’albergo o un ombrellone. Qualcuno mi ha chiesto quale eredità ci ha lasciato Iron Man, ebbene io rispondo che ci ha lasciato l’eredità di un successo straordinario, tanto che la stessa Organizzazione ha già confermato la manifestazione per i prossimi due anni a Pescara. Ma ci ha lasciato anche un’eredità che ora sia le Istituzioni che il nostro mondo imprenditoriale dovranno saper gestire e portare avanti. L’eredità lasciata da Iron Man penso dunque sia ben evidente ed è un patrimonio che la nostra amministrazione comunale intende sfruttare e rafforzare in occasione degli eventi che segneranno l’estate 2011, come Tener-a-mente e i grandi concerti, ma anche proponendo ulteriori momenti di aggregazione sportiva di portata internazionale”. “Nulla nasce per caso – ha detto il Presidente Testa – e Iron Man è il frutto di un anno di lavoro, perché Comune, Provincia e Regione hanno deciso di scommettere e di investire su tale evento già in occasione della Bit del febbraio 2010”. Il Prefetto di Pescara D’Antuono ha sottolineato lo sforzo delle Forze dell’Ordine per garantire il perfetto svolgimento della manifestazione “per la quale non abbiamo registrato alcuna protesta”, mentre l’organizzatore Russo ha annunciato che per l’edizione 2012 dell’Iron Man contano “di raggiungere il numero di 2.200 atleti. E già stiamo ricevendo alcune adesioni, ad esempio, dalla delegazione venezuelana, mentre Rimini ci ha addirittura chiesto di trasferire nella loro città l’evento”. “Ringrazio le amministrazioni coinvolte per aver organizzato Iron Man – ha detto il Presidente Schirato – un evento importante in un periodo di grande crisi del mercato ricettivo pescarese che noi avvertiamo in modo più forte che nel 2010; da gennaio ad aprile abbiamo registrato un trend ben al di sotto degli standard dello scorso anno. Dal lunedì al giovedì normalmente si lavora con il business, ma nei giorni del fine settimana registriamo un meno 50 per cento di presenze. E’ chiaro che l’organizzazione di Iron Man ha rappresentato una boccata d’ossigeno anche perché non è durato un solo giorno. Il prossimo anno saremo ancora più organizzati per ottimizzare ulteriormente l’accoglienza degli atleti”. “Nei giorni dell’Iron Man – ha sottolineato il Presidente Ciferni – abbiamo avuto la conferma di un dato concreto: Pescara è bella e ce lo hanno detto gli stessi turisti e gli atleti. Sicuramente ci saranno infrastrutture da migliorare, ma Pescara è bella e nei giorni dell’evento le nostre attività hanno registrato un incremento delle presenze pari al 40 per cento più del solito”.