Pescara: consulenze e dirigenti, il Comune travolto dalle inchieste

07 Giugno 2012   10:06  

Sono tre le inchieste giudiziarie che coinvolgono il Comune di Pescara. Dalla consulenza a Giordano Bruno Guerri alle nomine dei dirigenti passando per il titolo di città dello sport 2012. Tutti fascicoli, ciascuno in capo ad altrettanti magistrati, aperti a seguito degli esposti dei consiglieri di opposizione.

Nei giorni scorsi è finito per la prima volta sul registro degli indagati persino il sindaco Luigi Albore Mascia. La Procura gli contesta l'affidamento senza gara di una consulenza nell'ambito del progetto per portare a Pescara il titolo di città europea dello sport. L'indagine ha preso le mosse dopo che al consigliere dell'Idv Adelchi Sulpizio è stato negata copia del rendiconto delle spese, che in totale sfiorano i 120mila euro.

Il procuratore aggiunto Cristina Tedeschini, invece, indaga sul rinnovo del contratto di Amedeo D’Aurelio che nell’ottobre 2010 ha sostituito Marco Pasqualini alla guida del settore Gestione del territorio del Comune e che l’anno successivo è stato nominato anche dirigente del dipartimento Lavori pubblici. Gli inquirenti temono che il rinnovo del contratto avrebbe violato il regolamento comunale. Anche in questo caso l'inchiesta è nata da un esposto del consigliere Pd Enzo Del Vecchio.

Ci sono poi le consulenze esterne, come quella a Giordano Bruno Guerri, sulle quali c'è l'ombra dell'illegittimità. Il pm Valentina D’Agostino sta valutando se ci sia stato il rispetto delle norme vigenti in materia di incarichi e consulenze all’interno delle pubbliche amministrazioni e se sussista l’eventuale danno erariale causato all’ente.

Indice dell'opposizione puntato anche contro le cinque collaborazioni esterne a Giuliano Grossi, della società Lidea, a Michele Lepore, Salvatore Colletti, Francesco Di Donato Silvano Console per un totale di 413mila euro.


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