Pescara: denunce al Genio Civile e Ance a Montecitorio domani

30 Novembre 2010   13:16  

Permessi per costruire o ristrutturare un'abitazione con attese anche di 120 giorni. Pratiche edilizie ferme e, nonostante il decreto Bertolaso, ancora molte sono le persone che oggi non possono rientrare in casa per colpa di un'autorizzazione che tarda ad arrivare.

E' la grave situazione in cui versa l'ex Genio Civile di Pescara denunciata, in un incontro con i giornalisti, dai consiglieri provinciali Antonio Di Marco e Andrea Di Meo, rispettivamente sindaco di Abbateggio e di Serramonacesca. "I Comuni, gli enti pubblici e i privati - dicono - trovano grande difficoltà a reperire i documenti dall'ex Genio Civile. Una provincia intera è bloccata. Da cinque mesi, ormai, abbiamo preso atto di questa drammatica situazione che si riversa sull'edilizia e, quindi, sul rilancio dell'economia della nostra provincia - ha dichiarato Di Meo.- Per questo, è da tempo che siamo in contatto con l'ordine degli architetti, degli ingegneri e con il Collegio dei geometri. Ma, nonostante abbiamo più volte chiesto spiegazioni al Presidente della Provincia Testa, sollecitandolo affinché intervenisse immediatamente, ad oggi nulla è cambiato".

"A Pescara - proseguono - si è arrivati a dover attendere anche 120 giorni per il rilascio di alcune attestazioni mentre a Chieti e Teramo i tempi sono brevissimi. Ben quattro mesi per avere un documento che, fino ad un anno fa, veniva consegnato in giornata o, comunque, entro il massimo di una settimana. Nonostante il fatto che dagli ordini abbiano messo a disposizione dell'ufficio cinque professionisti per rinforzare l'organico, la situazione resta immutata. Siamo ormai in balia delle onde".

"Queste lungaggini comportano anche un aumento dei prezzi - ha concluso Di Marco -. E' impensabile che in un momento di crisi economica come quello che stiamo attraversando l'edilizia debba essere ferma. Mi auguro che il Presidente Testa, tenendo sempre a mente il suo slogan elettorale, non abbandoni nessuno di quei '46 interessi comuni' di cui parlava e si impegni per risolvere al più presto questa incredibile e drammatica situazione".

Intanto l'associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) di Pescara, presieduta dall'architetto Giuseppe Girolimetti, rende noto che parteciperà domani mattina, mercoledì 1 dicembre, con una propria delegazione, alla manifestazione pubblica di Roma indetta dall'associazione degli imprenditori e delle Organizzazione sindacali dei lavoratori del comporto edile per dare forza e credibilità alle istanze della categoria che sta affrontando una dura crisi economica.

Il corteo si radunerà in Piazza Montecitorio, a partire dalle ore 10.30. Al termine della manifestazione, lavoratori ed imprenditori edili, abbandoneranno il casco in piazza Montecitorio in segna di protesta. Il settore dell'edilizia, in Italia, è piegato da una crisi senza precedenti: oltre 250.000 posti di lavoro persi, oltre 300% in più di utilizzo ammortizzatori sociali, oltre il 20% medio di riduzione delle produzioni nei settori dei materiali da costruzione, circa 70 miliardi in meno di valore complessivo delle produzioni.

"Nella Provincia di Pescara abbiamo perso circa 1.000 posti di lavori nel sistema Ance - analizza l'architetto Giuseppe Girolimetti, presidente Ance Pescara -. A questo dato dobbiamo aggiungere altri 500 posti di lavori collegati all'indotto. Ô un dato spaventoso e preoccupante. Anche il settore della libera professione (ingegneri, geometri, architetti) sta soffrendo per questa crisi che ha messo in ginocchio l'intera filiera dell'edilizia". A pesare sul comparto edile c'é anche la riduzione degli investimenti pubblici. "Nel 2010 abbiamo registrato anche una forte diminuzione degli appalti pubblici, stimati intorno al 70%. Se a questo si aggiunge l'inaccettabile danno causato dai ritardati pagamenti della Pubblica amministrazione - prosegue Girolimetti - emerge un quadro di assoluta gravità".


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