Pescara: dragaggio porto canale e l'ultima corrispondenza

17 Maggio 2011   10:29  

“Il dragaggio del porto canale di Pescara rischia di trasformarsi da ‘caso’ grottesco a vera farsa: mentre da un lato ci sono operatori marittimi e marineria giustamente in subbuglio per quei fondali sempre più impraticabili, dall’altro ci sono Provveditorato alle Opere pubbliche e Arta che continuano a giocare a rimpiattino. La Regione su sollecitazione del  sindaco Albore Mascia sottoscrive in tempi record l’autorizzazione per il dragaggio degli ulteriori 10mila metri cubi di sabbia, autorizzazione subito inviata al Provveditorato che però continua a negare di avere quel documento. Al tempo stesso il Provveditorato chiede all’Arta ulteriori esami batimetrici urgenti dei fondali per poter effettuare l’escavazione all’imboccatura del porto, ma l’Arta che ai Tavoli istituzionali ribadisce e sbandiera la propria disponibilità a mettersi subito al lavoro, poi fa spallucce e scrive una lettera affermando che sarà possibile eseguire quegli esami solo dieci giorni dopo il prossimo 24 maggio, come se la parola ‘urgente’ non avesse alcun significato. E’ evidente che il porto canale di Pescara sta diventando la vittima di un gioco in cui non comprendiamo chi sia a tirare le fila, ma che evidentemente richiede l’intervento urgente del Ministero alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici per porre fine alla farsa”. Lo ha detto il Presidente della Commissione consiliare Lavori pubblici Armando Foschi in riferimento all’ultima corrispondenza intercorsa tra Provveditorato e Arta e che di fatto rischia di rallentare o peggio bloccare ulteriormente il dragaggio dello scalo di Pescara.

“Le ultime lettere intercorse tra le due Istituzioni hanno il sapore della beffa – ha ribadito il Presidente Foschi -, specie dopo lo svolgimento del vertice del Tavolo permanente in Prefettura lo scorso 11 maggio: nel corso della riunione erano stati fissati paletti ben precisi, ossia la Regione si era impegnata a sottoscrivere a stretto giro l’autorizzazione per i successivi 10mila metri cubi di fanghi da dragare e già finanziati dal Ministero, l’Arta si era impegnata a svolgere il monitoraggio costante dei sedimenti per tutta la durata del dragaggio. Al tempo stesso il Provveditorato, su sollecitazione della Direzione Marittima, aveva manifestato la necessità di svolgere il dragaggio all’imboccatura del porto canale chiedendo all’Arta di effettuare con urgenza dei rilievi batimetrici in quel punto, rilievi da effettuare entro il prossimo 24 maggio e l’Arta, presente all’incontro con il neo-Direttore Amicone, due dirigenti e la dottoressa Del Vecchio, Direttore del Distretto di Pescara, aveva espresso a verbale la propria massima disponibilità ad adeguarsi al cronoprogramma dell’impresa incaricata del dragaggio e del Provveditorato. Venerdì scorso, 13 maggio, dunque due giorni dopo il vertice, il Dirigente della Regione Gerardini ha effettivamente firmato l’autorizzazione per il dragaggio dei successivi 10mila metri cubi, autorizzazione sollecitata dallo stesso sindaco Albore Mascia, da sempre in prima linea per la difesa del porto canale, ma oggi è scoppiato l’ennesimo bubbone. In poche ore al fax del Comune sono arrivate due distinte note che hanno il gusto della farsa: il Provveditorato alle Opere pubbliche ha comunicato di aver inviato alla Regione Abruzzo l’esito delle ultime caratterizzazioni affidate alla ditta esterna Geotecnica Ricci Srl di Chieti ed analizzate dal Laboratorio di analisi Laserlab di Chieti, esami inviati ‘al fine di acquisire l’autorizzazione al trattamento degli ulteriori 10mila metri cubi di materiale proveniente dall’escavo’, affermazione assurda visto che l’autorizzazione già c’è, è stata firmata dalla stessa Regione il 13 maggio ed è stata inviata al Provveditorato. Al tempo stesso anche l’Arta si è fatta sentire con un fax, sostanzialmente facendo marcia indietro rispetto alla riunione in Prefettura dell’11 maggio: in sostanza la dottoressa Del Vecchio, rispondendo alla richiesta di caratterizzazioni urgenti da eseguire all’imboccatura del porto, ha sostenuto che ‘si conferma la piena disponibilità di questo Distretto alla caratterizzazione dei sedimenti marini relativi ai lavori di completamento del dragaggio del porto canale, della darsena e dell’imboccatura del molo di levante del porto di Pescara. Si evidenzia tuttavia che, a causa di problemi tecnici, connessi sia alle attuali difficoltà meteorologiche e sia alla tipologia dei fondali, che rendono gravose le operazioni di carotaggio con le attuali attrezzature a disposizione, l’intera attività di caratterizzazione richiederà un lasso di tempo superiore di circa dieci giorni rispetto alla data prefissata del 24 maggio 2011’. Praticamente l’Arta potrà eseguire le caratterizzazioni solo a giugno, rimangiandosi la disponibilità assicurata al Tavolo della Prefettura. E’ evidente che Arta e Provveditorato, per cause sconosciute, stanno giocando a rimpiattino o alle ‘tre scimmiette’, un gioco che – ha proseguito il Presidente Foschi – il governo comunale non intende tollerare. E’ altrettanto evidente che funzionari del Provveditorato e dell’Arta stanno cercando di sfuggire alle proprie responsabilità a discapito delle Istituzioni locali e dell’intera marineria ed è altrettanto chiaro che c’è qualcuno che sta remando contro la soluzione del problema facendosi beffe dell’impegno che Comune, Provincia e Prefettura stanno garantendo”.


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