Pescara, il ministro Catania raccoglie il grido d'allarme sul dragaggio. "Ci vuole speranza"

19 Novembre 2012   17:13  

Il ministro delle Politiche agricole, Mario Catania, a Pescara per partecipare alla Convention delle Imprese promossa da Confindustria Abruzzo, ha raccolto il grido di allarme di marineria e balneatori, preoccupati rispettivamente per il mancato dragaggio del porto cittadino e per la direttiva Bolkestein.

Il ministro, "non direttamente competente" per le due questioni, ha detto che riportera' ai ministri competenti "le considerazioni e le esigenze espresse" dalle due categorie per vedere se c'e' la loro "disponibilita'". Al ministro, che era a conoscenza delle due questioni, e' stato consegnato un documento dell'Associazione armatori da parte di Mimmo Grosso ed ha risposto ad una serie di quesiti sulla Bolkestein posti da Riccardo Padovano, della Sib Confcommercio.

Per quanto riguarda la richiesta di anticipo del fermo biologico dal primo gennaio al 15 febbraio, per andare incontro alle necessita' di chi va in mare, il ministro ha spiegato che "va valutata con la Comunita' europea e deve essere appoggiata su basi scientifiche. Il fermo non e' solo funzionale ai pescatori ma anche e soprattutto al recupero della risorsa biologica" - ha osservato. Deve essere fatto secondo una base scientifica solida".

E poi ha concluso rispondendo ai giornalisti: "Ci vuole speranza" per Pescara, anzi la città "deve avere più che speranze, certezze".


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