Pescara: il sindaco chiede incontro istituzionale per l'emergenza dragaggio

20 Aprile 2011   11:21  

“Un nuovo appello alle Istituzioni romane, Ministero alle Infrastrutture, Provveditorato alle Opere pubbliche e Protezione civile, per chiedere un incontro urgente sull’emergenza dragaggio e per fare chiarezza sulla controversa vicenda del porto canale di Pescara con lo scopo di porre fine a una problematica che rischia di avere conseguenze pesantissime sulla nostra città. E’ quello che abbiamo di nuovo lanciato, Comune e Provincia di Pescara, in una lettera a doppia firma che abbiamo spedito al Ministro Matteoli, al Provveditore Carlea e al Capo della Protezione civile Gabrielli tornando a sollecitare un vertice da convocare a stretto giro. Un appello che sicuramente incontrerà la sensibilità istituzionale degli Enti coinvolti”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia che, con il Presidente della Provincia Guerino Testa, ha firmato una nuova lettera chiedendo il massimo impegno delle Istituzioni romane sulla vicenda del dragaggio.

“Siamo costretti a lanciare un grido d’allarme disperato per quanto riguarda la situazione del porto di Pescara – hanno scritto nella nota congiunta il sindaco Albore Mascia e il Presidente Testa -. I lavori di dragaggio stentano a decollare e nel frattempo l’insabbiamento dei fondali diventa ogni giorno più preoccupante per cui gli operatori della città vivono una condizione di collasso che, comprensibilmente, non sono più disposti a tollerare. Non si può più aspettare un giorno di più di fronte a questa situazione. Come rappresentanti della Città e della Provincia di Pescara non possiamo rimanere sordi al grido d’allarme che ci arriva quotidianamente dalle categorie che ruotano attorno al porto. Per chi vive di queste attività non c’è ragione burocratica che tenga, la tensione è elevatissima e si rischiano manifestazioni eclatanti. D’altronde già nelle scorse settimane abbiamo assistito al blocco dell’asse attrezzato da parte degli operatori che chiedono concretezza. I problemi che si stanno registrando e che di fatto stanno bloccando il dragaggio – si legge ancora nel documento a firma del sindaco Albore Mascia e del Presidente Testa – vanno assolutamente superati in tempi rapidissimi, le lungaggini non possono più essere tollerate e per fare un passo avanti in questa intricatissima situazione non possiamo che rivolgerci a voi per chiedere un intervento di assoluta urgenza che sblocchi il tutto immediatamente. Siamo a disposizione per un incontro, anche con i rappresentanti di altri Enti, nella speranza che si riesca a fare chiarezza su questa delicatissima e controversa vicenda e si metta fine in tempi rapidissimi a una questione che rischia di avere strascichi drammatici sulla nostra città e sulla sua economia. Appena due giorni fa gli armatori hanno annunciato di voler abbandonare la città, per raggiungere altri porti e ciò avrebbe conseguenze nefaste per Pescara, la cui tradizione marinara è nota a tutti. Non possiamo accettare che ciò avvenga né ovviamente restare con le mani in mano, per cui vi preghiamo di attivarvi quanto prima”. “A questo punto – ha aggiunto il sindaco Albore Mascia – restiamo in attesa di una convocazione, dopo che peraltro appena ieri il Presidente della Regione Abruzzo Chiodi ha annunciato, attraverso il capogruppo comunale Pdl Lorenzo Sospiri, un incontro che dovrebbe svolgersi giovedì 21 o giovedì 22 aprile a Roma con il Ministro Matteoli e con il Capo della Protezione civile Gabrielli. E intanto domani si svolgerà il vertice convocato dal Prefetto D’Antuono per fare il punto sul cantiere del porto canale e sullo svolgimento delle operazioni di dragaggio”.

 

 


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