Pescara, l'odissea delle patenti speciali

31 Agosto 2011   14:09  

Disagi e sprechi, i due vocaboli in assoluto più utilizzati quando si parla di Sanità. Non appare essere esente da questo diabolico connubio anche un'attività in apparenza periferica come quella della Commissione medica locale per le patenti speciali. A Pescara in particolar modo il servizio é caratterizzato da una totale disorganizzazione con il sospetto che questa situazione caotica faccia comodo a qualcuno.

Per rinnovare una patente speciale c'é da affrontare, dunque, un vero e proprio percorso ad ostacoli. Dal reperimento della documentazione necessaria, alla consegna della stessa, fino alla prenotazione della visita, ore ed ore di attesa. Una volta terminato il calvario che può durare anche diversi giorni, si torna in Commissione, nella sede di Via Pesaro, per sottoporsi alla visita che, in teoria, dovrebbe essere un pò più accurata (si tratta in fondo di patologie serie dalla cardiopatia, a disturbi neurologici fino a mutilati e minorati fisici) ed invece nel giro di qualche minuto la visita si esaurisce perchè la valutazione si basa quasi esclusivamente su un certificato compilato dal medico curante dove basta, ad esempio, la segnalazione dell'utilizzo di un particolare farmaco per stabilire, senza effettuare una sommaria anamnesi, se la patente può essere rinnovata o revocata. Sulle ragioni di una tale disorganizzazione ci sono giunte segnalazioni per certi aspetti inquietanti: pare che a svolgere lavoro amministrativo la mattina ci siano due medici, che a turno svolgono un servizio che in teoria dovrebbe essere svolto fuori dall'orario di lavoro, ma se fosse così non potrebbero percepire gettoni di presenza che si aggirano sulle cinque euro a paziente, considerando che quotidianamente gli utenti che fanno capolino in Via Pesaro vanno dalle 50 alle 80 unità, fate i conti voi. Altro dubbio , sempre secondo le segnalazioni che ci sono pervenute, riguarda la normale durata della patente speciale che dovrebbe essere di cinque anni, ed invece a Pescara si va da un anno a massimo due, legittimo il sospetto che ci sia l'interesse a mantenere alto il, per così dire, bacino d'utenza. Sempre secondo queste segnalazioni il presidente di Commissione dovrebbe essere, secondo legge, un responsabile di medicina legale, ma pare che fino a qualche tempo fa non era così, almeno fino a quando l'ormai ex presidente non é andato in pensione per essere sostituito, da chi?, ma dalla moglie ovviamente. Intanto la Commissione, insediata ormai da oltre dieci anni, resta al suo posto, gli utenti continuano a subire i dsagi per buona pace di chi dovrebbe prendere provvedimenti e non lo fa.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore